Bruxelles – L’accordo di associazione tra l’Unione europea e l’Ucraina sarà respinto dai Paesi Bassi. Nonostante da mesi siano in corso sforzi diplomatici per raggiungere un compromesso con Amsterdam “alla fine penso che non ratificheremo” l’accordo, ha dichiarato al Parlamento il premier Mark Rutte.
Lo scorso Aprile gli olandesi avevano bocciato l’accordo in un referendum in cui l’affluenza è stata molto bassa (32%) ma la vittoria del no è stata schiacciante con oltre il 61% delle preferenze. Da allora Rutte ha provato a lavorare a delle modifiche al testo per venire incontro alle perplessità dei cittadini, ma a quanto pare sul punto non è stato trovato un consenso nel Consiglio Ue. L’accordo di associazione armonizza le leggi Ucraine con gli standard europei e elimina le barriere tariffarie, ed è per questo visto come un primo passo verso l’adesione di Kiev all’Unione. Da quando è stato sottoscritto è entrato in vigore in maniera provvisoria, in attesa che venga ratificato da tutti i Paesi membri. Ma un no di Amsterdam metterebbe a rischio l’intero accordo. “Finché non c’è una comunicazione ufficiale da parte dei Paesi Bassi della loro volontà di non ratificarlo per noi il processo di ratifica è ancora in corso, e quindi l’accordo resta in vigore, seppur in maniera provvisoria”, spiega a eunews una fonte della Commissione europea. Ma su cosa succederà se questa notifica dovesse arrivare, ancora non è chiaro. Una delle ipotesi, che fu paventata dallo stesso Rutte nel giugno scorso, è che l’accordo tra Ue e Ucraina venga trasformato in un accordo intergovernativo e ratificato così dagli altri 27 Stati membri e applicato solo a loro.