di Gustavo Piga
Ora lo dice anche nella sua collana di lavori, la Banca centrale europea.
«Una comunicazione chiara a riguardo della politica fiscale fa convergere le aspettative riducendo il disaccordo tra operatori privati». E tramite il canale degli investimenti privati questa maggiore certezza impatta sul moltiplicatore della politica fiscale.
Moltiplicatore quasi nullo (0,5) in caso di mancanza di chiarezza sulla politica fiscale, pari addirittura a 2,7, potentissimo sull’economia, nel caso opposto di chiarezza.
Quindi se, mettiamo caso, una politica fiscale austera è molto chiara, il suo impatto negativo sull’economia è molto maggiore che in assenza di chiarezza.
Ci siete vero? No?
Ma come, non ricordate? Il fiscal compact, che cosa fa? Fa “chiarezza”! Dice chiaramente a tutti gli imprenditori, senza se e senza ma, che la politica sarà austera per un lungo periodo (proiezioni a 4 anni) e di quanto.
E l’imprenditore che deve decidere se investire che fa? Rinuncia.
E’ tutto così semplice, ma fa piacere che complesse verifiche empiriche e modelli teorici confermino la nostra intuizione. Ma il piacere si arresta dopo due secondi, perché la disperazione ci prende e ci chiediamo come è possibile che l’idiozia abbia raggiunto questi picchi.
Perché anche se, come effettivamente è, il fiscal compact è un disegno conservatore liberista premeditato, esso è comunque destinato ad uccidere i suoi inventori, che sono dunque una banda di idioti patentati.
Pubblicato sul blog dell’autore il 18 settembre.