Bruxelles – Il mondo quest’anno “ha assistito ad una crescente ondata di terrore”, che ha colpito “anche i cittadini europei”, con attacchi “condotti da molte organizzazioni terroristiche, in particolare Daesh”. Per questo “un compito chiave è costruire una strategia globale” allo scopo di “prevenire la radicalizzazione e affrontare il problema dei foreign fighters e il finanziamento del terrorismo”. Lo ha chiesto il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, nel suo intervento all’Assemblea generale delle Nazioni Unite.
L’Europa, ha ricordato “sta lavorando con i partner dall’Asia al Golfo e al Sahel per costruire una strategia globale contro l’estremismo violento”, sta migliorando i controlli alle frontiere esterne “al fine di garantire che i terroristi non possono passare, o ritornare” nell’Ue, e “sta lavorando con le comunità per evitare che i giovani venga infettati dall’odio”. Quella del terrorismo, ha concluso Tusk, è una minaccia che “toccherà tutti noi, prima o poi”, e questo “è il motivo per cui dovremmo fare un uso migliore delle Nazioni Unite per combatterla insieme”.