Bruxelles – Anche in Medio Oriente la scuola è ricominciata, ma in un clima tutto particolare segnato dal conflitto siriano. Per questo, l’Unione europea ha deciso di aumentare il fondo destinato ai tanti bambini e ragazzi che provengono dai luoghi del conflitto. Attraverso il fondo europeo per la crisi siriana, il cosiddetto “Madad Fund” istituito nel 2014, l’Unione europea ha stretto un accordo con l’Unicef, l’agenzia internazionale per la tutela dei minori, per favorire con 90 milioni di euro l’istruzione e la protezione dei bambini che fuggono da bombe e terrore.
“I fondi europei offrono un’ancora di salvezza a bambini e ragazzi, molti dei quali hanno dovuto abbandonare la loro casa, la scuola e rischiano di diventare una generazione perduta”, ha detto il direttore dell’Unicef Anthony Lake, “Abbiamo bisogno di investire in loro in modo che possano diventare dottori, infermieri, avvocati e insegnanti, cruciali nel costruire un brillante futuro per la loro regione”.
Circa 3 milioni di bambini siriani tra la Siria e i Paesi vicini sono rimasti fuori dal ciclo scolastico e sono continuamente esposti a violenze, abuso e abbandono. Solo in Turchia, circa 50 milioni di euro stanziati con lo stesso fondo stanno supportando attività di istruzione e programmi di protezioni sui minori. Attualmente nella regione sono aiutati oltre 116 mila bambini, mentre circa 248 mila riceveranno forme di supporti simili entro il 2017.