Bruxelles – Da oggi l’Unione europea potrà cominciare ad infliggere sanzioni ad individui o società che siano ritenute colpevoli di sostenere Isis o Al Qaeda. A renderlo possibile è una decisione del Consiglio Affari generali che ha modificato le regole correnti, secondo le quali l’Unione europea poteva colpire soltanto soggetti o entità già individuati dalle Nazioni Unite o dagli Stati membri che agivano singolarmente.
Il nuovo quadro legale adottato consente invece all’Ue di imporre divieto di viaggio o congelamento dei beni a individui o entità ritenuti vicini alle associazioni terroristiche. Questo significa che tutti i loro beni nell’Ue saranno congelati ma anche che a cittadini o società Ue sarà vietato mettere fondi a loro disposizione. Nel mirino finiranno in particolare coloro che hanno partecipato alla pianificazione o al compimento di attacchi terroristici o che hanno sostenuto Isis o Al Qaeda con finanziamenti, petrolio o armi o che hanno ricevuto un addestramento terroristico. Potranno essere sanzionati anche quei soggetti ritenuti responsabili di reclutamento o incitazione al terrorismo, coloro che hanno incitato o spinto pubblicamente ad azioni o attività terroristiche o che sono stati coinvolti in violazioni gravi dei diritti umani fuori dall’Ue, come violenze sessuali, rapimenti, matrimoni forzati, schiavitù.
L’Ue potrà anche imporre misure restrittive nei confronti di chi viaggia o cerca di viaggiare fuori dall’Ue o all’interno dell’Unione con la finalità di supportare l’Isis, Al Qaeda o per riceverne addestramento. Sarà così possibile combattere i cosiddetti “foreign fighters”, inclusi i cittadini europei che hanno supportato le organizzazioni terroristiche all’estero e ora vogliono rientrare nell’Ue. Il divieto di viaggio impedirà alle persone colpite di fare ritorno nell’Ue o, nel caso di cittadini Ue, di spostarsi verso qualsiasi altro stato europeo diverso da quello di origine. Le decisioni su persone e società da sanzionare dovrà essere presa dal Consiglio con una decisione unanime.