Bruxelles – Nuove conoscenze, misure concrete e investimenti. Sono queste, secondo Hans Bruyninckx, le tre sfide che deve affrontare l’Unione europea se vuole rispettare gli impegni presi alla COP21 di Parigi. In un editoriale pubblicato sul sito dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), il suo direttore esecutivo lancia un appello ai Paesi firmatari dello storico accordo sul clima affinché questi trasformino le buone intenzioni in fatti concreti.
“Al summit del G20 all’inizio del mese, Cina e Stati Uniti hanno annunciato il loro impegno formale a far parte degli accordi di Parigi. Questo è un passo avanti enorme per lo sforzo internazionale nel tagliare le emissioni di gas serra e limitare il riscaldamento globale – scrive Bruyninckx – Tuttavia, impegni di riduzione presi finora dai Paesi firmatari non sono sufficienti per raggiungere questo obiettivo ambizioso”.
Tre sono dunque le sfide da affrontare secondo il direttore esecutivo dell’agenzia Ue:
Nuove conoscenze, perché “è ormai chiaro che avremo sempre più bisogno di conoscenza che guardi al futuro per guidare le nostre decisioni. In questo contesto l’Aea punta a fornire ulteriore chiarezza sulla complessità ambientale”.
Interventi e misure, perché “il quadro di politiche Ue deve essere tradotto in iniziative concrete e azioni sul terreno fatte dalle autorità pubbliche a tutti i livelli negli Stati membri. Questo richiede coerenza nelle politiche e obiettivi a lungo termine simili a quelli europei. È essenziale un’implementazione da parte degli Stati con misure e politiche a livello nazionale”.
Investimenti, il che implica che “la transizione verso un’economia ‘low-carbon’ non può essere completata solamente attraverso gli investimenti pubblici. Anche quelli privati devono essere mobilitati per progetti d’infrastrutture pulite e ricerca in tecnologie pulite”.