Bruxelles – Internet con velocità di download di 100/mb al secondo e linea ultra-veloce per scuole e centri di ricerca, nonché copertura con il 5G di tutte le aree urbane e le principali strade e ferrovie. Sono i tre obiettivi strategici di connettività per il 2025 presentati dalla Commissione europea oggi. “Senza reti di comunicazione di prim’ordine non è possibile realizzare un mercato unico digitale. Abbiamo bisogno di connettività alla portata di tutti e dappertutto”, ha dichiarato il vicepresidente al Mercato unico digitale Andrus Ansip. “L’Europa ha l’ambizione di porsi alla testa della diffusione del 5G. È giunto il momento di passare a una società gigabit e fare in modo che tutti gli europei, nelle campagne e nelle città, possano accedere a una connessione internet di qualità”, gli ha fatto eco il commissario all’Economia digitale Günther H. Oettinger
Secondo il piano della Commissione entro il 2025: tutti i principali motori socioeconomici, quali scuole, università, centri di ricerca, poli di trasporto, fornitori di servizi pubblici come ospedali e amministrazioni, così come le imprese basate sulle tecnologie digitali dovrebbero avere accesso a una connettività gigabit (connettività elevatissima che consente agli utenti di caricare/scaricare 1 gigabit di dati al secondo); tutte le famiglie europee, nelle zone rurali o urbane, dovrebbero avere accesso a una connettività che offra velocità di download di almeno 100 Mb/s, che può passare all’ordine dei Gb/s; e infine tutte le aree urbane e le principali strade e ferrovie dovrebbero avere una continuità di copertura delle reti 5G, la quinta generazione dei sistemi di comunicazione senza fili. Come un obiettivo intermedio, entro il 2020 il 5G dovrebbe essere in commercio almeno in una grande città di ogni Stato membro dell’Ue.
Per raggiungere questi obiettivi che “possono essere conseguiti solo con ingenti investimenti”, la Commissione propone un nuovo codice europeo delle comunicazioni elettroniche che contiene norme “grazie alle quali le imprese saranno invogliate a investire in nuove infrastrutture di qualità, in tutti i paesi dell’Ue, sia localmente che oltreconfine”, si legge in una nota che afferma che “nel prossimo decennio gli investimenti mobilitati dal nuovo quadro potrebbero far aumentare il nostro Pil di 910 miliardi euro e creare 1,3 milioni di nuovi posti di lavoro”. Un’altra iniziativa chiave dell’odierno pacchetto sulla connettività è la cosiddetta WiFi4EU, che punta ad aiutare le comunità a offrire a tutti i cittadini punti di accesso wi-fi gratuito.
Secondo le stime per raggiungere questi obiettivi serviranno nel prossimo decennio investimenti per 500 miliardi di euro, denaro che dovrà in gran parte provenire da fonti private. Tuttavia, riconosce Bruxelles “le attuali tendenze di investimento indicano che con ogni probabilità mancheranno all’appello 155 miliardi”. Per questo la Commissione propone una modernizzazione delle attuali norme Ue sulle telecomunicazioni, il cui ultimo aggiornamento risale al 2009 con l’obiettivo di stimolare la concorrenza e dare impulso agli investimenti.
Without 1st-class communication networks, there’ll be no #DSM. Our #connectivity proposal: https://t.co/mRGvp9Lqqd pic.twitter.com/dIprOzIcqZ
— Andrus Ansip (@Ansip_EU) September 14, 2016