Bruxelles – ‘Statistiche in tema di gas naturale ed energia elettrica’, ‘Verso un nuovo assetto del mercato dell’energia ‘ e ‘Strategia dell’Ue in materia di riscaldamento e raffreddamento’. Questi i nomi delle relazioni approvate oggi dal Parlamento europeo che puntano a ridisegnare il mercato energetico dell’Unione. La relazione legislativa sulle statistiche per gas ed energia elettrica, redatta dall’eurodeputata austriaca Barbara Kappel del gruppo ENF di Marine Le Pen, è quella che ha creato maggiori divisioni all’interno dell’emiciclo ed è stato approvata con 375 voti favorevoli, 161 contrari e 60 astensioni. Obiettivo del testo (che abroga la direttiva 2008/92/CE) è “creare un quadro comune per la compilazione di statistiche europee atte a sostenere le politiche energetiche, in particolare in vista della creazione di un mercato interno dell’energia pienamente integrato per i clienti”. “Al fine di migliorare l’integrazione del mercato dovrebbe essere garantita una maggiore trasparenza relativamente a costi e prezzi dell’energia e al livello di sostegno pubblico” si legge nella relazione, che per “garantire la trasmissione di dati sui prezzi che siano di elevata qualità per il settore domestico e per il settore non domestico” auspica che “la raccolta di entrambe le categorie di dati” sia “disciplinata da un atto legislativo”. “Al fine di migliorare l’attendibilità dei dati, la Commissione (Eurostat), in collaborazione con gli Stati membri, dovrebbe valutare e, se necessario, migliorare la metodologia per la raccolta e l’elaborazione dei dati in maniera precisa”, si afferma nella relazione.
Maggiore consenso fra i banchi del Parlamento Ue si è registrata per la relazione sul futuro del mercato energetico redatta dal tedesco Werner Langen (Ppe). Approvato con 454 “sì”, 188 “no” e 61 astensioni, il testo si basa sulla proposta presentata dalla Commissione europea nel 2015, che ha fissato tre obiettivi politici per il futuro mercato dell’energia: la creazione di un mercato dell’energia elettrica esteso a tutta Ue che fornisca chiari segnali di prezzo per i nuovi gli investimenti; il conferimento di una dimensione europea alla sicurezza e all’approvvigionamento energetico; il rafforzamento della cooperazione regionale nell’ambito della politica energetica, in particolare per gli investimenti in nuovi impianti di produzione. “Serve un sistema che pensi al benessere, alla decarbonizzazione, e tenga conto delle nuove regole di mercato” ha commentato in aula il commissario Ue per il Clima, Miguel Arias Canete, lodando l’impegno del Parlamento sul tema.
Ultimo report sull’energia approvato dalla Plenaria di Strasburgo è quello sulla strategia dell’Ue in materia di riscaldamento e raffreddamento, preparato dal polacco Adam Gierek (S&D). Approvata dall’aula a larga maggioranza (550 “sì”, 66 “no”, 87 astenuti), secondo Canete la relazione affronta un settore che “può rappresentare davvero una svolta nella realizzazione dei nostri obiettivi climatici”. “Fino al 40% del nostro consumo finale di energia è usato in edifici e questo rappresenta il 36% del totale delle emissioni di CO2 – ha spiegato il relatore Gierek – e all’interno di queste statistiche, la maggior parte dell’energia è usata per riscaldamento e raffreddamento”. Migliorare quindi queste tecnologie “significherebbe dare un grande contributo al risparmio energetico in Europa – ha continuato l’eurodeputato – finora ci siamo concentrati solo sugli edifici pubblici, ma è il momento per aziende e famiglie di beneficiare degli schemi che puntano a migliorare le loro condizioni di vita e ridurre le loro bollette energetiche”.
Tutti i testi approvati sono disponibili qui.