Bruxelles – Il prossimo (quanto non si sa) abbandono dell’Unione europea da parte della Gran Bretagna fa accelerare il dibattito su una forza militare comune dell’Ue. Ieri, domenica, Germania e Francia presentato a Bruxelles un progetto per una più stretta cooperazione nella Difesa dell’Unione europea, tra cui un nuovo quartier generale militare e pratiche per un più rapido dispiegamento nelle missioni all’estero.
La proposta è stata presentata dai ministri della difesa dei due paesi, Ursula von der Leyen e Jean-Yves Le Drian, in un documento di sei pagine che è stato visto dal quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung e dal francese Le Figaro.
Secondo Le Figaro, nel documento è scritto che “nel contesto di un deterioramento del clima della sicurezza … è giunto il momento di rafforzare la nostra solidarietà e la capacità di difesa europee al fine di proteggere in modo più efficace i cittadini e i confini dell’Europa”. Un’idea che potrebbe piacere anche ai governi dell’Est, come Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca e Slovacchia, che si sono di recente espressi a favore di un esercito comune.
Il documento franco-tedesco cita la decisione della Brexit e coglie al volo l’opportunità di riaprire questo discorso, fino ad oggi sempre bloccato dalla Gran Bretagna, che non ha mai voluto parlare di una forza militare comune.
Secondo quanto scrivono le due testate le prossime missioni militari dell’Ue, come ad esempio la Sophia nel mar Mediterraneo per fronteggiare l’emergenza migranti o laanti pirateria Atalanta potrebbero essere comandato da un Quartier generale dell’Unione, invece di avere un comando a rotazione tra gli Stati membri.
Altri passi potrebbero essere un nuovo centro di comando per coordinare l’assistenza medica e un centro logistico per la condivisione di attività strategiche, condividendo i dati di ricognizione satellitare.
Il nucleo iniziale potrebbe essere Eurocorps, un “club” militare tra Germania, Francia, Belgio, Lussemburgo, Italia e Polonia. Ma il progetto sottolinea di essere aperto a tutti gli Stati dell’Unione che vorranno partecipare. Si ipotizza anche l’apertura di un’Accademia militare europea.
Un risposta da Bruxelles potrebbe arrivare già mercoledì, quando il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker farà il suo discorso a Strasburgo sullo Stato dell’Unione, il cui cuore sarà il rilancio dell’Ue dopo l’abbandono della Gran Bretagna.
Il presidente del gruppo dei Liberali (Alde) al Parlamento europeo Guy Verhofstadt ha accolto con favore la proposta. “Questo è un tempestivo passo in avanti del quale si sentiva il bisogno. Con la Brexit – dice in una nota – la politica espansionista Russia e la reale possibilità di una presidenza Trump (negli Usa, ndr), l’Unione europea non può più fare affidamento su altri per garantire la sicurezza in Europa. Il Consiglio europeo dovrebbe ora discutere seriamente queste proposte a Bratislava, impegnandosi in un calendario ambizioso per l’integrazione delle forze militari dell’Ue”.