Bruxelles – Come la prima volta, anche se tutte le volte non è mai la stessa cosa. Perchè l’Old firm non è mai un qualcosa come le altre. La sfida per antonomasia del calcio scozzese, la rivalità di una città, una divisione confessionale. E molto di più. Ma questo derby ha il sapore della storia, come del resto è dal XIX secolo. Celtic-Rangers finisce 5-1, un po’ come quel lontano 28 maggio 1888, quando si disputò il primo di una lunga serie di derby. Finì 5-2. Dopo oltre un secolo eccole di nuove di fronte, le due squadre di Glasgow. Il primo derby di campionato dopo il tracollo societario dei Rangers e seguente retrocessione. Dopo quattro stagioni di assenza torna in tabellone il match tanto atteso, e alla fine dei novanta minuti è come la prima volta: netta vittoria per la squadra di tradizione irlandese. Per la dodicesima volta nella storia, il Celtic vince con più di 3 gol di scarto, sedici anni dopo l’ultima volta.
Ma questa, di volta, è la prima di una nuova serie dopo la risalita dei Rangers in Scottish Premiership, la massima serie calcistica nazionale. Una serie che comincia con la prima affermazione nell’Old Firm di Brendan Rodgers, tecnico appena chiamato sulla panchina del Celtic e accolto tra lo scetticismo generale, e che si apre con la prova storica, già scritta negli almanacchi, di Moussa Dembélé, neo-acquisto bianco-verde capace di realizzare tre gol nel suo primo derby di Glasgow. L’ultimo in ordine di tempo capace di una simile impresa con la casacca a righe fu Harry Hood nel 1973, in una semifinale di coppa di Scozia. Per una tripletta in campionato bisogna risalire addirittura a mezzo secolo fa, al 3 gennaio 1966, e alle prodezze di Stevie Chalmers: anche in quel frangente fu 5-1 Celtic. Come oggi. Come allora.
Partita tirata e combattuta, tutto sommato in bilico nonostante le differenze tra il Celtic campione e favorito e i Rangers non ancora in grado di poter recuperare il divario con i rivali di sempre. Equilibrio fino a poco dopo la mezzo’ra, poi Dembélé lo spezza con due gol nel giro di dieci minuti (33′ e 42′), di testa su corner il primo, in contropiede il secondo. Garner riapre la partita al 44′, con un pallonetto beffardo disegnato con un colpo di testa, che manda la palla sul palo lontano sfruttando nel migliore dei modi un cross dalla sinistra di Tavernier. L’esito finale è rimesso al secondo tempo, dove tutto cambia. Prima (61′) Dembélé manda in porta (e in gol) Sinclar con un passaggio filtrante che libera il compagno solo davanti al portiere, poi (75′) Senderos si fa espellere per doppia ammonizione lasciando i Rangers anche con l’uomo in meno. La partita finisce qui, con il Celtic che sfrutta al meglio la superiorità numerica con altri due gol, uno storico (83′) di Dembélé per la tripletta riproposta dopo 43 anni, e l’altro (91′) di Armstrong per l’ampia vittoria. Come la prima di sempre, 128 anni fa.