Bruxelles – La commissaria al Bilancio Kristalina Georgieva potrebbe essere presto, forse già domani, candidata ufficialmente al ruolo di Segretario generale delle Nazioni Unite. Il suo nome circola da tempo tra quelli in lizza ma negli ultimi giorni si stanno facendo sempre più insistenti le voci che affermano che il governo di Sofia sarebbe intenzionato a sostituire l’attuale candidata bulgara, Irina Bokova, già direttrice generale dell’Unesco, con la commissaria. A confermare le voci un tweet del capo di gabinetto di Juncker, Martin Selmayr, che sabato ha scritto sul social network che “sarebbe una grave perdita per la Commissione”, in cui ha servito anche nell’esecutivo Barroso come commissaria agli Aiuti umanitari, ma “Kristalina sarebbe un segretario generale dell’Onu forte che renderebbe orgogliosi molti europei”, nonché darebbe “un forte segnale per l’uguaglianza di genere”.
Fin dalla sua nascita l’Onu è sempre stata guidata da uomini e molti scommettono che sia finalmente arrivato il momento per una donna di prenderne la guida. Degli 11 candidati 5 sono donne: oltre a Bokova o Georgieva ci sono Helen Clark, neozelandese capo del programma di sviluppo dell’Onu, Christina Figueres della Costa Rica, segretario esecutivo del quadro sul cambiamento climatico delle Nazioni Unite, la moldava Natalia Gherman e l’argentina Susana Malcorra, entrambe ministro degli esteri dei rispettivi Paesi.
La decisione verrà presa dai 15 Paesi membri del Consiglio di sicurezza che dovranno proporre un candidato da sottoporre all’Assemblea Generale per il verdetto definitivo. La nomina avverrà entro la fine di ottobre 2016 e diventerà esecutiva il primo gennaio del 2017.