Bruxelles – La Germania è sulla buona strada per superare la Cina come campione del mondo nelle esportazioni quest’anno, secondo i calcoli dell’Istituto tedesco Ifo. Ma per il resto dell’Europa non è una buona notizia.
Il surplus delle partite correnti della Germania è previsto pari a 310 miliardi di dollari (beni, servizi e trasferimenti) nel 2016, rispetto ai 285 miliardi di dollari nel 2015. La Cina dovrebbe registrare un surplus di circa 260 miliardi di dollari quest’anno, con il Giappone al terzo posto con un surplus di circa 170 miliardi di dollari. I prezzi bassi del petrolio trasformato gli ampi avanzi dell’Arabia Saudita, prima del 2014 in un deficit nel 2015, che si prevede confermato nel 2016.
Il surplus della Germania si basa su scambi di merci, che hanno generato un surplus di 159 miliardi di dollari fino a giugno 2016; mentre i servizi e redditi all’estero insieme hanno avuto un impatto negativo di 6 miliardi di dollari. Il driver principale è stato la crescita della domanda di beni dall’Europa. L’avanzo delle partite correnti tedesco salirà all’8,9 per cento della produzione economica annuale di quest’anno, contro l’8,5 per cento nel 2015. Secondo le norme dell’Unione europea (il Six Pack) il tetto massimo di surplus è il 6 per cento, che dunque anche quest’anno, nonostante i blandi ammonimenti di Bruxelles (che dovrebbe multare la Germania ma non lo fa), Berlino si appresta a superare, strangolando così le esportazioni dei partner dell’Ue.
Il calo dell’avanzo delle partite correnti della Cina di circa 70 miliardi di dollari è stato innescato da deboli esportazioni di beni, scese di 35 miliardi di dollari nel primo trimestre del 2016 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Cali di tale entità si sono visti l’ultima volta durante la crisi finanziaria del 2008/2009.