Bruxelles – Serve urgentemente una “soluzione al problema Brexit”, perché l’Europa “non può vivere 4 anni di totale incertezza come ora, è impossibile”. Ne è convinto Romano Prodi che è intervenuto a Bruxelles all’incontro annuale del think tank Bruegel. L’ex presidente del Consiglio e della Commissione europea ha parlato anche della crisi dell’euro e più in generale dell’Europa, ritenendole entrambe strettamente legate. “L’Europa è sempre cresciuta grazie alle crisi, questa però è troppo complessa, grande, contiene troppo problemi tutti insieme”, e per questo “o diamo il messaggio ai cittadini che stiamo ricostruendo l’Europa o il gioco è finito”, ha affermato Prodi. Per quanto riguarda la moneta unica per il professore “se cade, l’Ue diventa sono una debole area di scambio, non ci sono altre possibilità, in quanto l’euro è stato concepito come una sorta di non ritorno, una sfida, e se si rinuncia all’euro si rinuncia all’Europa”. A maggior ragione ora che c’è stata la Brexit e fuori dalla moneta unica “c’è solo una piccola parte della popolazione e del Prodotto interno lordo” dell’Ue. L’importanza dell’euro ha anche un significato storico e politico. L’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl, ha ricordato Prodi, “ripeteva sempre che i tedeschi non volevano l’euro ma lui la vole perché, mi disse, i miei fratelli morirono nella guerra”. Così facendo Kohl “non parlava di questioni tecniche va mostrava di avere una visione politica”.
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