Bruxelles – “Il Ppe muoverà passi decisi verso una Carta europea dei diritti del contribuente, che assicuri il rispetto dei basilari principi di civiltà giuridico-fiscale nei rapporti fra i singoli Stati comunitari e i loro cittadini”. E’ quanto dichiara Massimiliano Salini (europarlamentare Forza Italia – Ppe) secondo il quale “è di fondamentale importanza adottare un apposito Regolamento che, in quanto obbligatoriamente e direttamente applicabile all’interno dei singoli Stati membri, limiti la potestà degli Stati ad apportarvi modificazioni ed integrazioni e, pertanto, di renderlo uno strumento vincolante”.
Salini si dice convinto che, laddove vi sia diversità fra sistemi fiscali nazionali, aggregati in una comunità economica priva di condivisione e rispetto dei moderni principi di civiltà giuridico-fiscale, “sia vano ed illusorio ricercare comuni soluzioni evolutive di imposizione diretta ed indiretta riconducibili ad una versatilità economica e finanziaria idonea a tenere il passo dei grandi mercati unici nazionali storici o emergenti o che, via via, diverranno tali nel prossimo futuro”.
Infine, secondo Salini “gli operatori economici destinatari della Carta, ancorché soggetti ai differenti sistemi impositivi nazionali, sarebbero sicuramente incentivati a sviluppare la propria attività in ambito comunitario qualora potessero davvero confidare sulla comune tutela fiscale la quale produrrebbe anche l’effetto, non secondario, di farli sentire più vicini ed integrati fra loro e, dunque, anche “più europei”.
In quest’ottica, annuncia l’eurodeputato, è in progetto di istituire un apposito gruppo di esperti, coordinato da Alessandro Savorana, attualmente consigliere dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili di Milano con delega alla Commissione Normative Comunitarie, con il compito di provvedere alla stesura di un testo legislativo strutturato, in linea con gli indirizzi della giurisprudenza comunitaria.
Per l’istituzione della “Carta” sarà avviata un’intesa opera di sensibilizzazione “trasversale” in seno al Parlamento Europeo, con l’obiettivo di giungere a una risoluzione d’indirizzo da inviare al Commissario europeo per gli affari economici e monetari Pierre Moscovici.