Dalla nostra inviata
Amatrice – In inglese “endurance” significa “resistenza”. Gli enduro, motociclisti che sono capaci di andare ovunque, su strade sterrate o mulattiere, e con qualsiasi condizione del terreno, sono il simbolo della “resistenza” a questo terremoto che si è portato via in una notte 293 persone. Ad Amatrice e nelle frazioni intorno le loro moto, i caschi, i guanti e il loro sorriso sono arrivati in zone impervie e impossibili da raggiungere. Un gruppo di una trentina di motociclisti enduro dal primo giorno del sisma girano ogni giorno colline, boschi, frazioni inaccessibili per portare medicine, coperte, viveri e tutto quello di cui gli sfollati hanno bisogno.
Vengono da ogni parte d’Italia e sono guidati in questa missione di solidarietà da due giovani ragazzi del posto che conoscono ogni angolo di questi comuni dell’Appennino così difficili e così belli.
Ogni mattina si ritrovano in un punto del paese in cui intorno a un albero ci sono due semplice tavole di legno trasformate in panchine. In questo piccolo luogo di ritrovo inizia la loro giornata di volontari su moto. In base alle esigenze della popolazione, collaborando con altre associazioni di volontariato sul posto, si organizzano in gruppi e con una velocità e agilità inimmaginabile per altri mezzi di trasporto riescono a portare personale sanitario, medicine e ogni genere di bene a chi non può muoversi da casa a causa dei danni del terremoto.
Questi semplici cittadini su due ruote in questi giorni e in questi territori hanno inventato un nuovo metodo di assistenza, fondamentale e rapido, senza chiedere nulla in cambio.