Bruxelles – Dall’alba di mercoledì, quando il centro Italia si è ritrovato coperto dalle macerie del terremoto che ha devastato interi comuni, i satelliti europei di Copernico hanno iniziato a fotografare le aree più colpite dal sisma per tentare di restituire la fotografia il più precisa possibile dei danni subiti da ogni comune. A richiederlo è stato il governo italiano che, per il momento, ha inviato solo questa richiesta all’Unione europea che si è detta pronta ad aiutare l’Italia con ogni strumento a disposizione. La mappatura, iniziata fin dalle prime ore dopo le scosse, è tutt’ora in corso. “Il Centro di coordinamento europeo di risposta alle emergenze è in contatto costante con la protezione civile italiana e a seguito della richiesta fatta dall’Italia il sistema Copernico sta continuando a fornire mappe satellitari per la valutazione dei danni delle zone più colpite, delle regioni Lazio, Abruzzo, Umbria e dei singoli comuni”, ha spiegato il portavoce della Commissione europea per gli Aiuti umanitari, Alexander Polak. Fino ad ora, fa sapere Bruxelles, sono state prodotte e consegnate 26 diverse mappe per “recuperare informazioni sui danni subiti dalle aree colpite”.
Nelle ultime ore l’Italia ha chiesto e ottenuto anche un supporto addizionale: “Un aereo specializzato – ha spiegato Polak – è stato dispiegato, sempre tramite il servizio di gestione delle emergenze di Copernico, e circola sulle aree colpite per produrre immagini ad alta risoluzione”.
Questo fino ad ora l’unico aiuto richiesto da Roma. Nelle prossime settimane potrebbe essere attivato, come avvenne per il terremoto dell’Aquila, il meccanismo di protezione civile che permetterebbe di coordinare la risposta all’emergenza a livello europeo attraverso la condivisione delle risorse messe a disposizione dai diversi Stati. Entro 12 settimane di tempo dalla data del sisma, l’Italia potrà anche richiedere l’attivazione del Fondo di solidarietà Ue, quello specificamente istruito per rispondere alle grandi calamità naturali.