Bruxelles – La direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, sarà processata per negligenza in un caso che riguarda una vicenda del 2008, all’epoca in cui era ministro dell’Economia in Francia. La Cassazione francese, in linea con la richiesta della procura, ha respinto il ricorso di Lagarde contro il rinvio a giudizio e ora dovrò quindi affrontare il processo. L’Fmi, che con il caso già aperto l‘aveva riconfermata nella sua carica a febbraio, in una nota ha dichiarato di “continuare a esprimere la sua fiducia nella capacità del direttore generale di portare avanti con efficacia i suoi incarichi”.
Nel 2008 Lagarde, ministro dell’Economia, aveva deciso di affidare a un arbitrato, e non alla giustizia ordinaria, la risoluzione di una disputa tra la banca Credit Lyonnaise e il potente magnate Bernard Tapie, uomo molto vicino all’ex presidente Nicolas Sarkozy. Secondo la procura Lagarde intendeva favorire l’imprenditore su pressione dello stesso Sarkozy. L’arbitrato si era concluso poi proprio a favore di Tapie, consentendogli di incassare 403 milioni di euro a titolo di risarcimento per un presunto danno subito nel 1993, quando la banca acquistò la Adidas. Successivamente, la Corte d’Appello impose a Tapie di restituire la somma e Lagarde aveva dichiarato sotto giuramento di aver agito di propria iniziativa, il che ha di fatto scagionato da ogni accusa Sarkozy. Lagarde ha sempre sostenuto di avere agito in maniera corretta e contro di lei non sono mai emerse accuse riguardo a benefici personali derivanti dalla transazione.