Bruxelles – Sono ottanta milioni. E sono gli europei che, a causa delle loro disabilità o delle limitazioni che arrivano con l’avanzare dell’età, hanno bisogno di un migliore accesso ai siti web e alle app dei dispositivi mobili. Da oggi però, l’Ue ha avviato un piano per aiutarli, grazie all’approvazione del Consiglio della direttiva sull’accesso al web del settore pubblico, su cui era stato trovato un accordo con il Parlamento lo scorso maggio.
Lo scopo è rendere il web e le nuove tecnologie accessibili per tutti, nessuno escluso. Così, in tutti gli Stati membri, le app delle amministrazioni, degli ospedali o dei tribunali – come quelle legate a tutta la sfera pubblica – dovranno rispettare degli standard comuni. Quelli stessi che garantiranno mosse semplici e intuitive, con cui anche disabili e anziani potranno accedere ai vari servizi.
Se l’utente lo desidera, potrà chiedere informazioni sul perché un contenuto è inaccessibile, segnalarlo e dare un suo parere semplicemente cliccando un link per il feedback. Una mossa scontata, ma ancora impossibile per molti. Per vedere applicate le nuove norme, che poi ogni Paese potrà decidere anche di potenziare, si aspetta ora l’approvazione del Parlamento che deve dire “sì” al testo in seconda lettura. Poi le barriere – quelle del web europeo – si abbasseranno.