Bruxelles – Aveva fatto sopralluoghi sulla Promenade des Anglais qualche giorno prima della strage l’assassino di Nizza che ha causato la morte di 84 persone, circa un centinaio di feriti, di cui 48 in pericolo di vita. I filmati di sorveglianza del 12 e 13 luglio mostrano Mohamed Lahouaiej Boulel mentre guida il camion che avrebbe poi usato per travolgere le persone in festa per l’anniversario della presa della Bastiglia giovedì sera. Poco prima di falciare la folla con il camion bianco, inoltre, il killer di Nizza aveva chiesto via sms l’invio di più armi.
Il trentunenne aveva premeditato la sua strage, nonostante il fratello abbia raccontato alla tv francese M6 che Mohamed gli aveva inviato una foto di lui in mezzo alla gente in festa, poco prima di mettersi alla guida del camion della morte. A detta del fratello il killer sembrava “molto contento”.
A quattro giorni dalla strage di Nizza sono ancora tanti i nodi da sciogliere. Dai primi accertamenti sembra che il killer non fosse legato a gruppi terroristici, anche se due giorni dopo la strage l’Isis ha rivendicato l’attentato con un comunicato diffuso da un’agenzia legata al gruppo, Amaq, sostenendo che Boulel era “un suo soldato”.
Il ministro degli Interni francese, Bernard Cazeneuve, ha detto che Bouhlel si sarebbe “radicalizzato molto velocemente”, mentre il Premier francese Valls ha aggiunto: “Il terrorismo farà parte per lungo tempo della nostra quotidianità, ma vinceremo.”
La Francia si prepara ad affrontare l’ennesima prova di forza in un clima ancora confuso. Le indagini, intanto, proseguono e dopo che l’ex moglie del killer è stata rilasciata dalla polizia, attualmente ci sono ancora sei persone in stato di custodia. Due di loro, una coppia di albanesi, sono sospettati di aver fornito a Mohamed la calibro 7.65 con cui ha fatto fuoco dalla cabina del camion prima di essere ucciso dalla polizia.
Parallelamente alle indagini continua la corsa contro il tempo per rintracciare e identificare i circa 50 corpi ancora senza nome. Ci sono poi 6 italiani che mancano ancora all’appello. Attendono di avere notizie da Nizza i familiari di: Angelo D’Agostino e Gianna Muset, una coppia di anziani di Voghera e i loro amici, Mario Casati e Graziella Ascoli, di 90 e 77 anni. Probabilmente insieme a questo gruppo c’era anche una quinta persona di cui non è ancora stata diffusa l’identità. Nella lista dei dispersi c’è anche Carla Gaveglio, 48 anni, di Cuneo.