Bruxelles – Dopo l’attentato di Nizza della scorsa notte, l’Italia ha deciso di intensificare i controlli al confine con la Francia, in particolare a Ventimiglia. Massima allerta anche ai valichi di frontiera minori, dove la polizia sta effettuando controlli su tutte le auto in entrata e in uscita. Si teme che i possibili complici del franco-tunisino 31enne che è piombato sulla folla con un tir sul lungomare, tentino di fuggire proprio utilizzando le vie di confine più vicine.
“Abbiamo avuto notizia che dei fuggitivi potessero essersi diretti in Italia”, ha detto un dirigente di polizia ad Ansa, “ma per ora non abbiamo riscontri concreti”. Mentre il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha fatto sapere che “la preoccupazione è alta” per il nostro Paese. Intanto il Presidente del consiglio, Matteo Renzi, ha partecipato a una riunione con i vertici delle agenzie di intelligence. Il ministro degli Interni, Angelino Alfano, ha convocato il Comitato di analisi strategica anti terrorismo (Casa) e la riunione è in corso al Viminale. Paolo Gentiloni, ministro degli Esteri, che segue gli sviluppi con l’unità di crisi ha detto: “Nizza e l’Europa sono colpite in modo orribile”.
#Nizza e l'Europa colpite in modo orribile. Con Unità di crisi seguo sviluppi della situazione
— Paolo Gentiloni (@PaoloGentiloni) July 14, 2016
Rafforzate le misure di sicurezza non solo ai confini francesi, ma anche per gli obiettivi sensibili italiani. Stazioni ferroviarie, aeroporti e luoghi affollati rimangono i più esposti alle minacce terroristiche anche se, come insegnano i fatti di Parigi e, ancora, quelli più recenti di Dacca e Tel Aviv, anche ristoranti e semplici punti di ritrovo possono essere i nuovi “target” dei terroristi. Pericoli specifici per il nostro Paese, al momento, non ce ne sono ma gli “allarmi” sono continui. “Le nostre strutture di intelligence e delle forze di polizia lavorano 24 ore al giorno per fare il massimo della prevenzione, ma nessun Paese può dirsi a rischio zero”, ha detto Alfano.
In Francia l’allarme di un possibile attentato, proprio con il modus operandi dei “veicoli bomba”, era stato diffuso nei giorni scorsi dai responsabili dell’intelligence francese che avevano individuato nel 14 luglio, giorno festa nazionale francese, un momento particolarmente pericoloso.