Bruxelles – A incastrare i terroristi potrebbe essere il loro stesso sangue. Il suggerimento è arrivato dalle grandi quantità di esplosivo Tatp che sono state rivenute nel sangue dei responsabili delle stragi di Bruxelles. Se questa intuizione si rivelerà fruttuosa, un semplice prelievo potrebbe determinare se un sospettato è stato a contatto con questo genere di materiali esplosivi, rendendo molto più facile individuare i potenziali colpevoli. “Questa è una scoperta importante per gli investigatori”, ha dichiarato l’esperto di terrorismo Faroek Özgünes.
Il Tatp è un prodotto esplosivo molto utilizzato grazie alla facile reperibilità delle sue componenti (acetone, perossido di idrogeno e acido), ma anche molto difficile da fabbricare a causa della sua instabilità. In termini di anti-terrorismo, l’elemento determinante è legato alle tracce che esso lascia nel sangue: basta passare nella stanza in cui l’esplosivo è stato preparato, o entrare in qualche modo in contatto con la bomba per far sì che le piccolissime particelle di perossido di acetone vengano inalate e, passando attraversando gli alveoli polmonari, comincino a circolare nelle vene, spiega il giornale la Stampa. Questo esplosivo, detto anche “la madre di Satana”, è la firma degli attentati terroristici organizzati dallo Stato Islamico, utilizzato sia negli attacchi di Bruxelles che di Parigi.
Ma mancano ancora molti elementi per poter mettere effettivamente a frutto questa nuova scoperta. “Si tratta di un prodotto di cui non conosciamo ancora con esattezza il modo di assimilazione nel corpo umano”, ha dichiarato una fonte di polizia al quotidiano Le Figaro, a partire dalla quantità minima che deve essere maneggiata per poter rilasciare delle tracce o quanto a lungo queste permangano nel sangue.