Bruxelles – All’indomani dell’attentato di Nizza che ha provocato la morte di 84 persone, il ministro degli Interni del Belgio Jan Jambon ha rassicurato ai microfoni della televisione belga RTBF che la festa nazionale belga del prossimo 21 luglio si terrà ugualmente. L’attentato di ieri sera, nel giorno della festa nazionale francese, ha fatto riemergere la paura anche a Bruxelles, che si prepara alle celebrazioni della festa nazionale con qualche paura in più.
Tuttavia, il ministro degli Interni ha ribadito quello che aveva dichiarato anche dopo gli attentati di Bruxelles. “Noi non dobbiamo annullare le celebrazioni per la festa nazionale. Non dobbiamo adattare il nostro modo di vivere all’agenda dei terroristi”.
Sicuramente le misure di sicurezza verranno rafforzate e Jambon ha aggiunto che “i festeggiamenti sono sotto la responsabilità della polizia federale, che ha chiesto vari rinforzi. Dopo gli attacchi di Nizza, è prevista una riunione del centro di crisi per capire se bisogna potenziare le misure già adottate”.
La scelta del terrorista di Nizza, probabilmente un franco-tunisino di 31 anni, di uccidere investendo civili con un camion in un momento di festa, fa temere che un attentato possa succedere di nuovo e ovunque. “Dopo Charlie Hebdo”, ha detto Jambon, “l’obiettivo è cambiato. Qui, come a Parigi, il terrorismo vuole fare più vittime possibili”.
Nelle stesse ore in cui l’Europa si risveglia nel terrore di nuovi attentati, arrivano anche le parole del primo ministro belga Charles Michel: “Sono inorridito per le immagini che abbiamo visto, per questo dramma, per le famiglie che sono state drammaticamente colpite dall’attentato”.