Bruxelles – Ieri è stata l’ultima volta di David Cameron a Downing street. Oggi, quella di Jonathan Hill, commissario europeo per i servizi finanziari, a Bruxelles. Nella sua ultima conferenza stampa al Berlaymont, Hill è apparso fiducioso. Spera in un futuro di “amicizia” fra il Regno Unito e l’Unione, dove il punto chiave -almeno, per i primi tempi – sarà il dialogo. Bisogna “passare dalla teoria alla pratica” e “porsi verso la questione in maniera calma e sensibile per dare tempo”, agli addetti ai lavori, di discutere su come procedere.
Il compito spetterà alla nuova squadra di governo, quella scelta da Theresa May, da ieri Primo ministro del Regno Unito. Per guidare Londra nelle trattative per la Brexit, May ha scelto David Davis, con anni di esperienza alle spalle e ora un compito nuovo, forse il più difficile di sempre di cui occuparsi. Agli Esteri, invece, c’è Boris Johnson, sostenitore del Leave dalla prima ora. “Sono persone in gamba”, ha commentato Hill, “hanno una missione importante da compiere” e ce la faranno “lavorando duramente” in modo da negoziare nella migliore maniera possibile per entrambe le parti.
Sulle sue dimissioni, Hill non ha ripensamenti. “Era completamente sbagliato stare seduto qui”, ha spiegato. Mentre stava succedendo “una cosa con enormi implicazioni”, era insensato per l’ex commissario stare al suo posto “senza poter fare nulla”. E sul suo futuro, afferma, non ci sono né la politica, né la finanza: “Mi dedicherò al giardinaggio e alle letture storiche, non certo alle analisi finanziarie”.