Bruxelles – Due strumenti finanziari pronti all’uso, su cui fare affidamento da subito per stimolare gli investimenti nello sviluppo urbano sostenibile e nelle start-up. È questa la nuova mossa della Commissione europea che vuole incentivare il ricorso a sovvenzioni meno “tradizionali” e spingere per quelle che combinano risorse pubbliche a risorse private. Al centro dell’azione dell’esecutivo comunitario c’è anche lo sviluppo urbano sostenibile. Ogni progetto in questo campo potrà raccogliere fino a 20 milioni d’investimento totale.
In particolare, i progetti che verranno coinvolti negli investimenti devono rientrare in una strategia di sviluppo urbano sostenibile integrato. L’obiettivo è innovare e – soprattutto – farlo nei settori come il trasporto pubblico, l’efficienza energetica e la riqualificazione degli spazi urbani. Il sostegno passerà attraverso un fondo di credito gestito da un intermediario finanziario con le risorse dei fondi Sie (fondi strutturali e d’investimento europei) e un contributo privato di almeno il 30%. A sperimentare questo modello, ci ha già pensato la Polonia. Qui, la regione di Pomorskie, dal 2007 al 2013 è stata protagonista di un rinnovamento delle aree urbane sostenuto proprio da fondi Ue.
I due strumenti attivati dalla Commissione, si inseriscono nel quadro dei fondi Sie e affiancano tre misure già esistenti: quella di un prestito con condivisione del rischio, quella dello strumento con garanzia limitata e quella del prestito per la ristrutturazione, destinato a progetti di efficienza energetica negli edifici da abitare. A questo proposito la commissaria per la Politica regionale, Corina Cretu, ha ribadito: “La capacità che questi strumenti hanno di mobilitare capitali privati è enorme e dovrebbe essere sfruttata appieno quando si utilizzano fondi Sie”.