Bruxelles – Due strumenti finanziari pronti all’uso, su cui fare affidamento da subito per stimolare gli investimenti nel settore delle startup e nello sviluppo urbano sostenibile. È questa la nuova mossa della Commissione europea per un’Ue sempre più moderna e tecnologica. E le pmi saranno le grandi protagoniste: tra fondi pubblici e privati, l’investimento totale per una singola impresa potrà arrivare a 15 milioni di euro.
Con il sostegno pianificato dall’esecutivo comunitario, le imprese saranno in grado di sviluppare i loro modelli aziendali e ottenere finanziamenti aggiuntivi attraverso un organismo d’investimento collettivo. Si potranno così ripetere gli scenari di successo che si sono già realizzati in realtà come quella della regione francese del Languedoc-Roussillon. Qui, il progetto Sas Jeremie è stato un esempio di coinvestimento che ha supportato lo sviluppo tecnologico delle piccole e medie imprese della zona.
Per Corina Cretu, commissaria Ue per la Politca regionale, “gli strumenti finanziari costituiscono un modo efficiente di investire in idee e imprese nuove e nel talento dei cittadini dell’Ue, facendo un minore ricorso alle risorse pubbliche”. “La capacità che questi strumenti hanno di mobilitare capitali privati”, ha ricordato, “è enorme e dovrebbe essere sfruttata appieno quando si utilizzano fondi Sie”, i fondi strutturali e d’investimento Ue. L’esecutivo comunitario non perde occasione per incoraggiare gli Stati membri a raddoppiare gli investimenti a titolo dei fondi Sie attraverso strumenti finanziari come prestiti, capitale proprio e garanzie.