Bruxelles – Spagna e Portogallo non hanno fatto abbastanza per ridurre i loro deficit e quindi ora servono azioni correttive urgenti. Il Consiglio Ecofin riunito a Bruxelles ha confermato le analisi della Commissione con una decisione che ora rimanda la polla nel campo dell’esecutivo comunitario che avrà venti giorni per raccomandare delle sanzioni nei confronti dei due Paesi che “dovrebbero essere dello 0,2% dei rispettivi Pil” si legge in una nota del Consiglio. Da parte loro Madrid e Lisbona hanno diritto ha fare una richiesta di riduzione di queste ammende, purché sia motivata da ragioni che spieghino che lo sforo sé stato causato da circostanze eccezionali. “Sono sicuro che troveremo alla fine una soluzione intelligente”, ha dichiarato Peter Kažimír, ministro delle Finanze della Slovacchia, il Paese con la presidenza di turno dell’Ue.
La Commissione ha già fatto capire di voler tenere la linea morbida con i due Paesi verso i quali potrebbe limitarsi chiedere delle correzioni ma senza comminare alcuna multa.