Bruxelles – La Commissione europea concede ancora tempo al governo del Canada e degli Stati Uniti per risolvere la spinosa questione della non reciprocità dei visti verso alcuni Paesi membri, questione che che da oltre due anni resta ancora irrisolta.
Lo fa adottando una comunicazione con la quale si impegna a portare avanti il negoziato con i paesi d’oltreoceano. La nota giunge dopo la promessa del Canada, fatta all’incontro ministeriale a Bruxelles dello scorso 11 luglio, di rendere note all’inizio dell’autunno le date in cui prenderà una decisione sul rilascio dei visti ai cittadini della Romania e della Bulgaria. Sono loro, infatti, gli unici cittadini europei che non possono varcare i confini canadesi senza avere in tasca il visto, insieme ai cittadini di Bulgaria, Cipro, Romania e Polonia che non possono recarsi senza di esso negli Stati Uniti. Dall’altro lato, invece, i cittadini canadesi e statunitensi possano entrare liberamente in Europa.
In condizioni come questa di non reciprocità da oltre 24 mesi, la Commissione è stata costretta ad esprimersi in vista di una possibile sospensione del regime dell’esenzione dei visti per una durata di 12 mesi, ma ha deciso di prendere tempo.
È almeno dallo scorso 12 aprile che Bruxelles si attende delle risposte da Stati Uniti e Canada. In quella data la Commissione ha adottato la prima comunicazione, chiedendo al Parlamento europeo e al Consiglio di avviare una discussione e prendere una posizione entro il 12 luglio 2016. Ad oggi, né il Consiglio né il Parlamento hanno preso alcuna posizione in merito, mentre il Commissario all’Immigrazione Dimitris Avramopoulos ha ribadito ancora una volta l’importanza di raggiungere “la piena reciprocità dei visti con Canada e Stati Uniti”.
La Commissione, intanto, guarda al prossimo Summit Europa-Canada che si terrà i prossimi 27 e 27 Ottobre come al momento in cui fare il punto dei progressi dei negoziati per la reciprocità dei visti, cercando di chiuderli per la fine dell’anno.