Bruxelles – Un mazzo di fiori e una standing ovation. È stata accolta così Theresa May, nella prima riunione del partito conservatore dopo la fine dell’era Cameron. Il primo ministro uscente, pochi minuti prima, aveva annunciato alla stampa che darà le sue dimissioni mercoledì e, la sera stessa, la Gran Bretagna avrà un nuovo Primo ministro, May appunto.
@Conservatives MPs give standing ovation united behind our new Leader and from Wed new PM @TheresaMay2016 pic.twitter.com/HRYJb2L1VN
— David Burrowes (@DavidBurrowesUK) July 11, 2016
May, attuale ministro degli Interni, davanti a Westminster, ha ricordato i tre punti su cui ha incentrato la sua campagna. Primo su tutti il bisogno di “una forte, comprovata leadership per guidarci attraverso quelli che saranno tempi economici e politici difficili e incerti”. Solo così si potrà negoziare “il miglior accordo per lasciare l’Ue”, perché, lo ha ribadito lei stessa: “Brexit significa Brexit”, nessun ripensamento. Il secondo punto mette al centro l’unità di cui il Paese ha bisogno, mentre il terzo presuppone “una nuova, positiva visione per il futuro della nazione”. Seguendo il percorso tracciato dall’ormai ex segretario agli Affari interni, si arriverà a costruire “una Gran Bretagna migliore”.
Quella che in molti chiamano la “nuova Thathcer” era rimasta l’unica candidata alla leadership dei conservatori dopo che, stamattina, l’avversaria Andrea Leadsom si era ritirata dalla corsa. Uscita dalla riunione, May si è detta “onorata” di essere stata scelta. E non ha mancato di ricordare e di congratularsi con gli avversari in corsa per la poltrona di Primo ministro. Ha cominciato proprio da Leadsom ricordando “la dignità mostrata oggi” nel ritirarsi per consentire al Paese di raggiungere una stabilità politica immediata, senza dover passare per nove settimane di campagna elettorale.