Bruxelles – In testa la Siria. Ma anche Libia, Afghanistan, Iraq, Pakistan, Turchia, Nigeria, Eritrea, senza dimenticare Kosovo e Albania. E tutti i Paesi nel mondo dove sono in corso ‘guerre dimenticate’. I migranti e le crisi dei profughi sono una nuova sfida per la comunità globale alla quale trovare una risposta, che possa funzionare per l’intero pianeta. In tutto il mondo, sono 230 milioni, pari al 3% della popolazione globale. Ogni anno, il flusso complessivo è stimato in 15 milioni, tra quelli che lasciano il proprio Paese per motivi economici (6 milioni) e quelli che lo fanno per studiare (4 milioni), per motivi familiari (2 milioni), fino ai rifugiati (3 milioni).
L’East Forum 2016, che si svolgerà a Roma giovedì 14 luglio, affronterà il tema de “La Nuova Europa: Migrazioni, Integrazione e Sicurezza”. Il focus sarà sulla crisi dei migranti, la principale sfida che oggi il Vecchio Continente si trova ad affrontare. Sfida a sua volta foriera di altre sfide: quella dell’integrazione sociale dei nuovi arrivati, come anche quella della sicurezza da garantire sul territorio europeo – soprattutto a fronte della minaccia terroristica di stampo islamico.
Giuseppe Scognamiglio – direttore della rivista di politica ed economia ‘Eastwest’ – accenderà i riflettori sulle molteplici implicazioni. Del fenomeno Con il contributo di autorevoli rappresentanti delle Istituzioni italiane ed europee, tra cui il ministro dell’Interno Angelino Alfano, l’ex premier Romano Prodi, ma anche Emma Bonino e rappresentanti delle Organizzazioni Internazionali, della società civile, della politica e delle imprese, l’East Forum 2016 intende mettere in evidenza le sfide così come le opportunità che si aprirebbero per l’Europa sotto molteplici punti di vista – politico, sociale, economico, demografico – ove riuscisse a dare una risposta coesa ed efficace al fenomeno migratorio.
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