Bruxelles – Quella delle banche italiane “non è una crisi acuta” e questo “ci dà tempo per trovare una soluzione”, soluzione che “dovrà essere graduale” e “deve essere all’interno delle regole europee”. Il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, apre a una possibile soluzione al problema di sofferenza degli istituti di credito italiani, ma ribadisce che la direttiva sul bail-in non si tocca. Le regole che stabiliscono che le perdite non possono essere coperte con fondi pubblici ma con i soldi di azionisti e obbligazionisti “non sono ancora tanto vecchie e sono chiare, sono rigide nel senso che mettono nero su bianco quando deve esserci un bail-in, chi deve subire il bail-in e in che ordine”, ma “nel framework una soluzione è possibile”, anche se “non ci sono grandi soluzioni per questo tipo di cose”. Dijsselbloem ha affermato di “non essere particolarmente preoccupato” in quanto le questione dei prestiti non performanti delle banche italiane “non è una cosa nuova”, e “deve essere affrontata gradualmente”.
Dura invece la polemica con il capo economista di Deutsche Bank, David Folkerts Landau, che ha proposto un piano d’intervento pubblico per le banche dell’Eurozona. “Nell’Eurozona il programma non dovrebbe essere così pesante. Le banche europee potrebbero essere ricapitalizzate con 150 miliardi di euro”, aveva affermato Folkerts Landau. “La facilità con cui alcuni banchieri chiedono denaro pubblico è problematica. Nelle banche servono leader che affrontino i problemi, invece di andare dai governanti presentando le loro richieste. I problemi delle banche devono essere risolti dalle banche e nelle banche”, è stata la secca risposta di Dijsselbloem.
“Il governo sta lavorando a predisporre strumenti precauzionale che, come dice la parola, saranno usati solo se necessario”, ha affermato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, al suo arrivo all’Eurogruppo. Padoan si è mostrato molto infastidito per l’attenzione della stampa sul tema che, ha affermato, “non è all’ordine del giorno né oggi né domani”. I risparmiatori, ha comunque garantito, “saranno salvaguardati dal governo italiano”, e sul tema i contatti con la Commissione “continuano serenamente”, e “si fanno progressi”.
Fermo il ministro delle Finanze Tedesco Wolfgang Schäuble, che ha chiesto di evitare “speculazioni”, e di “aspettare i risultati degli stress test sulle banche” che sono attesi per il 27 di questo mese. Per Schäuble “ci sono diverse possibilità a disposizione”, ma sempre tenendo presente che le regole europee “sono abbastanza efficaci per affrontare questo tipo di problemi”, e l’Europa “deve rispettare le regole, altrimenti non ha più senso farle”.