Bruxelles – Il governo cipriota lavori nel Consiglio europeo a Bruxelles per chiedere l’abolizione delle sanzioni europee nei confronti della Russia. A chiederlo è il Parlamento di Cipro, che ha approvato sul tema una risoluzione, passata con 33 voti favorevoli, 17 astenuti e nessun voto contrario. Il progetto di risoluzione è stato presentato dai membri del blocco di sinistra Akel, mentre a non sostenere la richiesta sono stati i parlamentari del partito conservatore.
Il provvedimento invita il governo di Nicosia a far sentire la sua voce nel Consiglio europeo al fine di arrivare alla cancellazione di sanzioni che hanno “dimostrato di essere controproducenti e non contribuiscono a risolvere la crisi in Ucraina”, si legge nel documento. Gli autori della risoluzione hanno osservato che le sanzioni impediscono la cooperazione politica, che deve determinare i rapporti tra la Russia l’Ue, e hanno influenzato la situazione generale in Europa. Le sanzioni hanno avuto un impatto negativo sulle relazioni commerciali ed economiche tra Cipro e la Federazione Russa, per di più in un periodo di crisi economica. “Le sanzioni imposte dall’Ue sui cittadini russi, in particolare ai membri della Duma sono inaccettabili”, recita il documento che richiama anche le parti ad una risoluzione pacifica della crisi in Ucraina con l’attuazione degli accordi di Minsk del febbraio 2015.
Le sanzioni nei confronti di Mosca sono appena state rinnovate di sei mesi, fino al gennaio 2017, ma sempre più Paesi cominciano a mostrare insofferenza verso misure che penalizzano fortemente anche le economie degli Stati membri. La stessa Italia ha più volte espresso dubbi in merito e, anche in occasione dell’ultima decisione, si è espressa contro un rinnovo automatico chiedendo di inserire le misure nel quadro di una complessiva discussione politica sul tema.