Bruxelles – Uno scenario inedito, con un’Europa che dice addio a Londra. Dopo il 23 giugno, cioè dopo il referendum britannico che ha deciso la Brexit, è iniziato il lungo confronto su questo divorzio non consensuale. A una decisione che ormai sembra sicura, segue però un incerto “come”. L’unica via legale, lo hanno ribadito più volte da Bruxelles, rimane quella dell’articolo 50 del trattato sull’Unione Europea, quello che regola l’uscita di uno Stato membro dall’Ue. Ma rimangono dubbi sui tempi e sulle modalità di negoziazione. Il professor Simon Usherwood, della University of Surrey, ha studiato i possibili scenari che si potrebbero verificare a breve, medio e lungo termine. E ha preso in considerazione sia una notifica dell’articolo 50 entro l’autunno 2016, cioè quando verrà eletto anche il nuovo Primo ministro britannico, sia tempistiche più lunghe. Lo studio non ha tralasciato nemmeno l’ipotesi – anche se remota – che la Gran Bretagna ci ripensi con un governo che potrebbe richiamare i cittadini al voto, oppure che potrebbe ignorare l’esito del referendum.
Tutti gli scenari in questa tabella: