Roma – Cosa vuol dire la Brexit per gli italiani? Imprenditori, cittadini, studenti, ma anche anziani, turisti, giovani e disoccupati cosa devono aspettarsi nei prossimi anni? Si aprirà tra qualche mese un negoziato del tutto inedito, per l’abbandono dell’Unione europea da parte di un Paese membro, dopo che per quasi sessant’anni si sono visti solo allargamenti.
Quali saranno gli equilibri politici? Quali le ricadute economiche? Ci saranno tre periodi: uno a brevissimo prima dell’apertura dei negoziati, poi quello, di almeno due anni (ma forse sette?) delle vere trattative per la separazione e poi gli assetti del dopo. Saranno fasi molto diverse, da affrontare in modi diversi.
Eunews e Hdrà hanno organizzato a Roma per venerdì 15 luglio (caffè di benvenuto a partire dalle 9.00) in Piazza San Lorenzo in Lucina 4 un incontro di alto livello per discutere le prime risposte a queste domande, con particolare attenzione alle esigenze informative delle aziende.
Nel panel – preceduto da un intervento di Beatrice Covassi, capa dell’Ufficio di rappresentanza in Italia della Commissione europea – Ken O’Flaherty, ambasciatore facente funzione del Regno unito in Italia, Andrea Goldstein, direttore generale di Nomisma, illustrerà le ricadute economiche, presentando uno studio elaborato dalla sua società; Toni Volpe, amministratore delegato di Falk Renovables racconterà l’esperienza della società di energie rinnovabili che più ha investito in Gran Bretagna; Andrea Napoletano, capo della segreteria tecnica del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda presenterà le iniziative del suo dicastero per affrontare questa emergenza; Lorenzo Robustelli, direttore di Eunews, modererà l’evento.
A seguire una spazio di domande e risposte con le aziende presenti in sala per chiarire, per quanto possibile fino a oggi, gli aspetti di uno scenario ancora inesplorato.
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