Roma – “Siamo in contatto con le autorità italiane e continuiamo a monitorare la situazione. Siamo pronti ad agire se necessario”. Il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis – che in seguito alle dimissioni del britannico Jonathan Hill sommerà la delega alla Stabilità finanziaria a quella relativa all’Euro – conferma il confronto continuo tra l’esecutivo italiano e Bruxelles per trovare risposte alla volatilità che ha investito i titoli bancari del nostro Paese nelle ultime settimane. Una crisi della quale il tracollo del Monte dei Paschi, il cui titolo anche ieri ha lasciato sul campo un altro 20%, è il più allarmante dei segnali.
In audizione davanti alla commissione Problemi economici dell’Europarlamento, Dombrovskis ha ricordato che “diverse misure sono state prese dall’Italia per fronteggiare la situazione del settore bancario: lo schema di cartolarizzazione per i crediti deteriorati, il Fondo Atlante, il sostegno alla liquidità” che ha ottenuto il via libera della Commissione europea appena pochi giorni fa. Tutte misure che non sono riuscite tuttavia ad arrestare l’instabilità dei mercati, e per questo si continua a cercare rimedi.
“Non posso entrare nel merito specificatamente nella situazione di una banca come Mps”, ha premesso l’esponente dell’esecutivo europeo, ma “ci sono diversi modi per fronteggiare la situazione delle banche in Italia”, ha spiegato. “Dipende da quale direzione prenderanno le autorità italiane”, ha aggiunto lasciando la palla a Palazzo Chigi e Via XX Settembre.
Nei giorni scorsi, il Financial Times aveva riportato l’ipotesi, subito smentita da Roma, di un presidente del Consiglio, Matteo Renzi, pronto a forzare la mano sulle norme europee. “Quando applichiamo le regole lo facciamo tenendo conto delle circostanze”, ha dichiarato il commissario, lasciando intendere che è nel solco del quadro normativo vigente che si sta lavorando.
Anche l’ipotesi di sospendere il meccanismo di risoluzione bancaria, che prevede il ricorso alle risorse di obbligazionisti subordinati e correntisti sopra i 100 mila euro, è sul campo. “Nel caso del bail-in, è possibile la ricapitalizzazione precauzionale” con l’intervento di risorse pubbliche, ha illustrato Dombrovskis, precisando che la soluzione è “soggetta a certe condizioni: per esempio la banca in questione deve essere solvente e soddisfare i requisiti di capitale nello scenario economico di base”.
Il riferimento è agli stress test che l’Autorità bancaria europea si appresta a pubblicare il 29 luglio. L’esame per valutare la solidità degli istituti di credito valuta uno scenario base, appunto, e uno particolarmente sfavorevole. Dall’esito del test per Mps dipenderà dunque la strada che il governo italiano potrà intraprende evitando conflitti con Bruxelles. Il rischio è che in questo lasso di tempo la situazione si aggravi ulteriormente e renda troppo tardiva la risposta.