Bruxelles – L’etichettatura energetica attualmente in vigore per gli elettrodomestici è poco chiara, meglio tornare alla vecchia scala dalla A alla G. Lo ha chiesto il Parlamento europeo con una risoluzione approvata a stragrande maggioranza (580 voti favorevoli, 52 contrari e 79 astensioni) dalla plenaria di Strasburgo, secondo la quale le classi A+, A++ e A+++ potrebbero indurre in inganno i consumatori, facendo credere loro di acquistare, ad esempio, un frigorifero fra i più ecologici della categoria, quando invece non è così. Inoltre, i deputati vogliono così spingere l’industria a tenere il passo con il progresso tecnologico. fissando requisiti più severi.
“Il voto di oggi ha dato nuova linfa alle etichette di efficienza energetica, rendendo il sistema di etichettatura più forte, più sicuro, più chiaro e orientato al futuro. Innovazioni come la base di dati, il codice ‘Quick Response’ e soprattutto il riferimento a elettrodomestici intelligenti, vanno verso un sistema di etichettatura energetica 2.0”, ha affermato il relatore Dario Tamburrano (Movimento 5 stelle) dopo il voto. “Sono sicuro che i negoziati con il Consiglio miglioreranno ulteriormente la capacità di servire al meglio gli interessi dei cittadini europei e diventare uno dei più potenti strumenti per raggiungere i nostri obiettivi di efficienza energetica nell’Ue”, ha aggiunto.
Nel testo modificato, si afferma che “le etichette riscalate per i gruppi di prodotti esistenti” dovrebbero essere introdotte tra i 21 mesi e i 6 anni (in relazione al tipo di prodotto) dall’entrata in vigore della normativa, in modo da “garantire una scala A-G omogenea”. I requisiti per le nuove etichette dovrebbero valere almeno 10 anni, e qualsiasi successiva modifica sarà avviata quando il 25% dei prodotti venduti nel mercato dell’Unione rientrerà nella classe di efficienza energetica più elevata A, oppure il 50% dei prodotti venduti nel mercato dell’Unione rientrerà nelle classi A e B.
I deputati sostengono anche la necessità di creare una “banca dati dei prodotti” con un sito web contenente le informazioni su ogni prodotto e un’interfaccia “sulla conformità”, cioè una piattaforma elettronica per sostenere il lavoro delle autorità nazionali di sorveglianza del mercato, disponibile nelle lingue del paese. I prodotti di seconda mano e i mezzi di trasporto il cui motore non modifica la propria posizione durante il funzionamento, come ad esempio ascensori, scale mobili e nastri trasportatori) sono esenti dalla legislazione sull’etichettatura.
Il testo è stato rinviato alla commissione per l’industria, la ricerca e l’energia per un’ulteriore considerazione degli emendamenti approvati in plenaria.