Bruxelles – Jean-Claude Juncker non ha intenzione di farsi da parte dopo la vittoria della Brexit al referendum nel Regno Unito. “Dovrei rassegnare le mie dimissioni? No, assolutamente. Io non posso accettare chi mi dice che la Commissione avrebbe la responsabilità dell’esito del Brexit”, ha dichiarato in Aula rispondendo alla domanda dell’eurodeputato conservatore Bernd Lucke, e indirettamente alla stampa tedesca che da giorni ne chiede la testa.
Rispondendo ai temi sollevati nel dibattito in Aula, in cui il presidente ha attaccato Boris Johnson e Nigle Farage per aver fatto un passo indietro dopo la vittoria derl Leave, Juncker ha affermato che il voto nel Regno Unito però “non riguardava l’euro e la cosiddetta politica di austerità dell’eurozona”, essendo Londra fuori dalla moneta unica, e aggiungendo che i britannici “non hanno votato contro l’Ue perché hanno problemi con Schengen, visto che non si applica al loro Paese, e nemmeno hanno votato contro la Difesa unica o l’esercito europeo, che non ci sono”. Il voto, ha avvertito Juncker, “non dovrebbe essere interpretato per mettersi a parlare delle solite cose di cui vorremmo parlare”.
Il messaggio che è stato lanciato è invece che “dobbiamo modernizzare l’Europa”, ma per farlo non servono “grandi riforme istituzionali” e meno che meno riforme dei trattati, a cui, ha specificato Juncker, “sono contrario perché si rischia di approfondire i fossati che ci dividono”