Bruxelles – Clamoroso a Lille! Il Galles rifila tre gol al Belgio e vola in semifinale, eliminando la squadra considerata tra le favorite per la vittoria finale, e continuando a stupire, per una volta, senza le reti di Gareth Bale. Il Belgio pensava che le cose si fossero già messe bene: dopo 25 minuti in vantaggio e con tre difensori avversari ammoniti. Sembrava fatta, ma il bolide di Nainggolan al 13′ (gran tiro da fuori area, indirizzato sotto il sette) è solo l’illusione. Da quel momento finisce la partita dei diavoli rossi, e comincia quella dei gallesi. A fine gara sono questi ultimi a fare festa. E’ semifinale, come mai accaduto e contro ogni pronostico.
Wilmots perde tutti i suoi uomini. Gli automatismi vengono meno, la disposizione in campo è da censurare, la trama di gioco è ancora non pervenuta. Il Belgio è passato in vantaggio con un tiro dalla distanza, grandi azioni non se ne sono viste né prima né dopo. Calo di concentrazione? Una spiegazione plausibile. Il Belgio doveva solo amministrare e ripartire, e invece ha mostrato il fianco all’avversario. Mezz’ora di gioco: sugli sviluppi di calcio d’angolo la difesa belga si perde Williams che, tutto solo, fa 1-1 di testa. Secondo tempo: al 10′ lungo lancio per Ramsey, che brucia l’intero reparto difensivo belga e serve Robson-Kanu al centro dell’area. L’attaccante fa 2-1, nonostante il raddoppio di marcatura, con uno spettacolare cambio di direzione improvviso. Il sigillo finale a cinque minuti dal novantesimo. Stacco di testa di Vokes – subentrato a Robson-Kanu cinque minuti prima – e palla sul palo lontano dove Courtois non può arrivare. E’ il tripudio del Galles, e li dramma del Belgio. “La più grande delusione” come nazionale di calcio, la definiscono i media francofoni prima e Axel Witsel poi. Il centrocampista non si nasconde e prende atto. “Dispiace, ma si torna a casa”.
“Il Belgio ha del talento, il Galles ha una squadra”, sentenzia la stampa francofona nazionale, che chiede la testa del commissario tecnico che guidava la squadra mai come questa volta alla portata della competizione. Atleti giovani, vincenti, e di esperienza internazionale, per una nazionale prima nel ranking Fifa per performance e rendimento. Sembrava che ci fossero i presupposti per arrivare fino in fondo, invece a quanto pare Wilmots non ha saputo creare l’amalgama. E’ vero: mancano un rigore per il Belgio e un’espulsione di un gallese, ma questo non basta a cancellare i limiti di una squadra che, come fatto notare dai telecronisti, “era servita su un piatto d’argento ma che il Belgio ha sprecato”.
Dall’altra parte un Galles combattivo e mai domo, che subito il gol dello svantaggio si è immediatamente riorganizzato e condotto in porto un’altra vittoria storica. Gareth Bale per la prima volta dall’inizio di Francia 2016 non ha saputo scrivere il proprio nome sul tabellino dei marcatori, ma ha messo in continua difficoltà la retroguardia belga. “Il Tgv gallese”, l’hanno definito i cronisti, a sottolineare la velocità e la capacità di corsa che questo giocatore possiede e con cui trascina i suoi. Precisi, oridinati, con le idee chiare: puntuali in difesa, pronti nelle ripartenze. I gallesi arrivano in semifinale con merito. Il 6 luglio a Lione duello a distanza Bale-Cristiano Ronaldo tutto da vivere.