Bruxelles – Eppur si muove. Senza mai giocare veramente a calcio e senza essere mai in grado di vincere un incontro nell’arco dei novanta minuti regolamentari, il Portogallo ottiene la sua quinta semifinale in un campionato europeo, la quarta nelle ultime cinque edizioni del torneo. Il primo match dei quarti di finale di Francia 2016 premia oltremodo Cristiano Ronaldo e compagni, contro una Polonia ben messa in campo e mai davvero in difficoltà. Alla fine passa il Portogallo, ma solo alla lotteria dei calci di rigore. Quanto basta. Ora la non fin qui brillantissima nazionale iberica attende la vincitrice di Galles-Belgio, in programma oggi.
Pronti via ed è subito vantaggio Polonia. Dopo appena due minuti Cedric sbaglia l’intervento di anticipo su Grosicki, il laterale polacco può mettere la palla al centro dell’area dalla sinistra, e l’implacabile Lewandowsi fa 1-0 per i suoi. E’ trascorso 1:40”. E’ il gol più veloce di Francia 2016. Il Portogallo pareggia mezz’ora più tardi, per gentile concessione dell’estremo difensore avversario. Tiro da fuori area di Renato Sanchez che si infila sul primo palo, quello coperto dal portiere. Immediatamente si fa notare la leggera deviazione del tiro da parte di in difensore polacco, ma ciò non rende Fabianski esente da colpe.
Ci si attende a questo punto la reazione polacca e la voglia portoghese di ribaltare il punteggio, ma nonostante i continui capovolgimenti di fronte, vere occasioni non se ne vedono. E’ la partita dove i difensori prevalgono sugli attaccanti, e dove le due difese si equivalgono. Le cose più pericolose che si segnalano sono un contatto sospetto in area polacca che suscita le proteste portoghesi (il rigore su Cristiano Ronaldo sembrava esserci, per la verità) e il quasi autogol della Polonia a 10 minuti dal termine. Pepe prova a servire in verticale Ronaldo, anticipo in scivolata di Jedrzejczyk che rischia di infilare la palla nella propria rete. La sfera finisce in angolo dopo aver scheggiato la base del palo, e il difensore tira il classico sospiro di sollievo. Ci si trascina ai rigori, dove Rui Patricio para il tiro dagli undici metri di Blaszczykowski. Quaresma realizza il tiro decisivo e porta i suoi in semifinale.
Nel duello a distanza tra Cristiano Ronaldo e Lewandowsky vince quest’ultimo. Il polacco imprime il proprio nome sul tabellino dei marcatori, e ci mette niente a farlo. Il portoghese non riesce invece a incidere, complice una marcatura asfissiante predisposta da Adam Nawalka, in grado di portare la Polonia lì dove nessun altro era riuscito nella storia dei campionati europei. Ronaldo si è dimostrato ancora una volta il lontano parente del goleador su calci da fermo che è con la maglia del Real Madrid. Con la maglia della nazionale siamo a 42 calci di punizione e zero gol. Avrà comunque un’altra opportunità per aggiornare questo score poco invidiabile, con il record assoluto di gol di Platini a una sola rete di distanza.