Bruxelles – Non è previsto nessun cambiamento nell’assetto della zona euro, neanche ora che il fronte Brexit ha vinto. Lo ha garantito il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, durante il suo intervento al forum “Observatory on Europe” organizzato dal think tank The european house – Ambrosetti. L’assetto della zona euro rimarrà quello attuale, con 19 Stati che ne fanno parte, e “non si espanderà per i prossimi tre anni”, ha spiegato il commissario.
Quella che riguarda l’euro è l’unica previsione “a lungo termine” su cui Dombrovskis si è espresso. Per le altre, quelle che riguardano gli assetti dei mercati dopo l’esito del referendum britannico, occorrerà tempo prima prima di avere dati sicuri: “Sono state fatte stime da esterni, ma sono ancora inaffidabili”. Quello su cui bisogna concentrarsi, invece, è la gestione delle conseguenze immediate. “I mercati hanno bisogno di sicurezza” e questa potrà essere trasmessa solo quando la Gran Bretagna avvierà le procedure di notifica dell’uscita dall’Ue. “Per questo la Commissione ha invitato Londra a chiarire al più presto come intende procedere”, ha detto il commissario che ha ricordato come l’articolo 50 del trattato sull’Unione europea sia l’unica strada legalmente percorribile per il divorzio.
La Banca centrale è in contatto costante con gli istituti bancari britannici, in modo da poter gestire “le turbolenze delle prossime settimane e dei prossimi mesi”. Il sistema finanziario europeo “è molto migliorato rispetto al periodo della crisi”, ha ricordato il commissario che considera il sistema pronto “per reagire allo shock” e più solido in termini di “capitalizzazione e liquidità”.