Bruxelles – Accordo raggiunto fra il Consiglio Ue e il Parlamento europeo sulla direttiva per ridurre le emissioni inquinanti nell’aria, la cosiddetta ‘direttiva NEC’, che abbassa i limiti nazionali dal 2020 al 2029 e poi ancora a partire dal 2030. Scopo della normativa è combattere le minacce alla salute e all’ambiente causate dall’inquinamento atmosferico, allineando anche la legge Ue agli impegni internazionali.
La direttiva riguarda i limiti nazionali di cinque elementi inquinanti: diossido di zolfo, ossido di azoto, composti organici non metanici (Covnm), ammoniaca e particolato sottile. I target fra il 2020 e il 2029 rimangono gli stessi rispetto a quelli già stabiliti con la revisione del protocollo di Gotheborg, nel 2012. L’accordo riguarda quindi in particolare i limiti per il post 2030. Grazie alla direttiva, le emissioni saranno ridotte del 50% nel 2030 rispetto ai livelli del 2005.
La Commissione ha presentato la sua proposta di revisione nel dicembre 2013 all’interno del ‘Pacchetto sulla qualità dell’aria’. Il Parlamento europeo ha votato la sua posizione nell’ottobre 2015, mentre il Consiglio ha trovato un accordo a dicembre. Il testo di compromesso approvato oggi in linea di principio è stato presentato dalla presidenza olandese a giugno.