Bruxelles – Micheal Gove si candida alla guida del Partito conservatore britannico. Il ministro della Giustizia lo ha annunciato questa mattina motivando la sua scelta con la convinzione che Boris Johnson “non può assicurare la leadership o costruire la squadra” di cui il Paese ha bisogno in questo complicato momento della sua storia. Quella di Gove è una candidatura pesante che mette in serio pericolo l’affermazione dell’ex sindaco di Londra e capofila della campagna per il Leave dei Tories.
Per Gove il popolo britannico “vuole e ha bisogno di un nuovo approccio per governare il Paese”. In passato il politico conservatore aveva più volte negato di voler partecipare alla lotta per la successione a David Cameron ma gli eventi degli ultimi giorni gli hanno fatto cambiare idea. “Non ho mai voluto candidarmi”, ha dichiarato, “ma quello che è successo da giovedì ha pesato molto su di me”. “Rispetto e ammiro tutti i candidati alla leadership del partito. In particolare volevo aiutare a costruire una squadra attorno a Johnson in modo che un politico che a lottato per lasciare l’Unione europea ci potesse guidare verso un futuro migliore”, ha affermato, aggiungendo però di essere arrivato “a malincuore” alla conclusione “che Boris non è in grado di fornire la leadership o costruire la squadra per il compito che ci attende”. “Voglio che ci sia un dibattito aperto e positivo circa il percorso che il Paese ora prendere – ha concluso – Qualunque sia il verdetto di quel dibattito lo rispetterò. Nei prossimi giorni presenterò il mio piano per il Regno Unito, che mi auguro possa fornire unità e cambiamento”.
Al momento i candidati alla guida dei conservatori sono quattro, oltre a Gove e Johnson ci sono due donne, il ministro dell’Interno, Theresa May, e quello dell’Energia Andrea Leadsom.
Delighted to say I'm running for the @Conservatives Leadership.
Let's make the most of the Brexit opportunities!#FreshStart
— Andrea Leadsom MP (@andrealeadsom) June 30, 2016