Bruxelles – Si conclude il Consiglio europeo e, mentre i leader degli Stati membri lasciano Bruxelles, si delinea la strada che l’Unione ha scelto di percorrere nel dopo Brexit. “Siamo determinati a rimanere uniti – hanno assicurato i capi di Stato – e a lavorare nella cornice europea per affrontare le sfide del XXI secolo e trovare soluzioni nell’interesse delle nazioni e delle persone”.
I ventisette sono pronti, prima di tutto “ad avere a che fare con qualsiasi difficoltà che possa nascere dalla situazione attuale”, cioè dall’addio, ormai definitivo, della Gran Bretagna a Bruxelles. Gli sforzi dell’Unione si concentreranno nel dare maggiore “sicurezza, lavoro e crescita, così come speranza per un futuro migliore”. Sono sfide di cui l’Ue si è presa carico per garantire pace e sicurezza, nonostante molte persone abbiano espresso un senso di insoddisfazione profondo per l’attuale stato delle cose. La risposta sta nell’unità e “in una grande attenzione ai giovani”, gli stessi che, in Gran Bretagna, avevano votato per il Remain e che ancora oggi si sentono cittadini europei.
Il Consiglio si chiude così con una promessa, quella di adottare una “politica di riflessione per dare impulso a ulteriori riforme”, in linea con l’agenda strategica e con il piano di crescita. Ma su questi punti si avrà occasione di discutere nuovamente, nel vertice previsto per il prossimo 16 settembre, a Bratislava.