Bruxelles – La Commissione europea ha approvato oggi una proroga di 18 mesi dell’autorizzazione, che sarebbe altrimenti scaduta domani, del Glifosato, principio attivo dell’erbicida totale Roundup della Monsanto e di altre centinaia di prodotti simili di altre marche in commercio (il brevetto della Monsanto è scaduto da tempo). La proroga permetterà di attendere e prendere in conto il rapporto sulla valutazione dei rischi che ne farà l’anno prossimo l’Agenzia per le sostanze chimiche dell’Ue (Echa) di Helsinki.
L’erbicida, il più diffuso al mondo, è al centro di una controversia scientifica internazionale sulla sua presunta cancerogenicità, considerata “probabile” dallo Iarc (un organismo scientifico che lavora per l’Organizzazione mondiale della Sanità), e “improbabile” dall’Efsa (l’Autorità Ue di Sicurezza alimentare che ha sede a Parma).
La Commissione aveva proposto inizialmente, l’anno scorso, di ri-autorizzare il Glifosato per 15 anni, poi aveva ridotto la durata a nove anni e infine a un anno e mezzo in attesa del parere dell’Echa, nel tentativo di ottenere l’approvazione della maggioranza qualificata degli esperti rappresentanti dei governi degli Stati membri, che siedono e votano nel comitato Ue competente. Le procedure di voto nel Comitato prevedono che le proposte della Commissione possano essere respinte solo a maggioranza qualificata, e che in mancanza di maggioranza qualificata favorevole o contraria l’Esecutivo comunitario possa procedere all’approvazione da solo; ed è ciò che è successo. All’ultima votazione, il 24 giugno, venti paesi avevano votato a favore, due contro (Francia e Malta) e sette si erano astenuti (Germania, Italia, Austria, Grecia, Lussembuergo, Portogallo e Bulgaria).
“Dopo che gli Stati membri non sono riusciti ad assumersi le loro responsabilità riguardo alla decisione di prorogare l’autorizzazione del Glifosato, la Commissione ha deciso di approvarlo per un periodo di tempo limitato, fino a quando l’Agenzia Ue per i prodotti chimici (Echa) pubblicherà la propria opinione, entro la fine del 2017 al più tardi”, ha dichiarato il portavoce della Commissione per l’Ambiente e la Sicurezza alimentare, Enrico Brivio.
“La Commissione – ha ricordato Brivio – ha anche proposto agli Stati membri un secondo testo che restringe le condizioni d’uso del Glifosato nell’Ue”, in particolare proibendo l’aggiunta del co-formulante Polyethoxylated Tallowamine nei prodotti erbicidi a base di Glifosato, rafforzando i controlli sulla sua utilizzazione prima del raccolto, limitandone l’impiego in aree specifiche come i parchi pubblici e parchi giochi”.
Ma anche in questo caso non c’è stata maggioranza qualificata né favorevole né contraria. La Commissione, ha sottolineato il portavoce – esprime il suo “rammarico” per le “discussioni inconcludenti che si sono svolte questa settimana con gli Stati membri” su queste restrizioni d’uso, e “per il fatto che non sia stato ancora possibile trovare un accordo”, annunciando che “farà tutti gli sforzi necessari affinché siano adottate il più presto possibile”.
Lorenzo Consoli per AskaNews