Bruxelles – Mentre per la prima volta il premier britannico, David Cameron, non è a Bruxelles per partecipare con gli altri leader al Consiglio europeo, in città arriva la premier scozzese, Nicola Sturgeon. Obiettivo della visita: perorare la causa della Scozia che vuole fortemente trovare un modo per rimanere nell’Unione europea, nonostante i risultati del referendum britannico. “Desideriamo difendere il nostro rapporto con l’Unione europea – ha dichiarato Sturgeon – Le persone sanno che la Scozia a differenza della Gran Bretagna vuole rimanere nell’Unione”.
La giornata di Sturgeon a Bruxelles si è aperta al Parlamento europeo, dove la premier scozzese ha incontrato il presidente, Martin Schulz e i leader dei principali gruppi politici: il popolare Manfred Weber, il leader dei liberali, Guy Verhofstadt, il socialista, Gianni Pittella e il co-presidente dei Verdi, Philippe Lamberts che dopo l’incontro ha commentato: “Non possiamo ignorare la volontà di una maggioranza di scozzesi e di cittadini dell’Irlanda del Nord che vogliono rimanere nell’Ue” e “siamo favorevoli all’esplorazione di tutte le opzioni per permettere alla Scozia di restare in seno all’Unione europea conformemente alla loro volontà”.
A fine giornata Sturgeon ha incontrato anche il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker che prima dell’incontro ha spiegato di volere “ascoltare attentamente” le richieste della premier, pur senza “interferire in un processo che è britannico”.
A fine giornata la leader scozzese si è detta “incoraggiata” dalla “volontà di ascoltare” dei leader europei e in particolare di Jean-Claude Juncker che si è mostrato “molto partecipe” nei confronti della Scozia. “Oggi qui – si è mostrata fiduciosa Sturgeon – ho trovato porte aperte”.
Contro le speranze di Sturgeon nelle stesse ore si è espresso il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, che si è dichiarato fortemente contrario alla possibilità che la Scozia rientri dalla finestra dopo essere uscito dalla porta con la Brexit. “Voglio essere molto chiaro: la Scozia non ha la competenza per negoziare con l’Unione europea”, ha commentato Rajoy al termine dei lavori del Consiglio, chiarendo che “la Spagna si oppone a qualsiasi forma di dialogo con qualsiasi altro soggetto diverso dal governo della Gran Bretagna”.