Bruxelles – Parte da Verona la protesta della Coldiretti, l’associazione degli agricoltori italiani, contro il rinnovo delle sanzioni europee sulla Russia. Domani mattina i lavoratori saranno in piazza al Cattolica Center in via Germania 33, a Verona, con trattori e prodotti alimentari rimasti invenduti per denunciare le conseguenze che le politiche europee stanno avendo sull’agricoltura italiana già, denunciano, in ginocchio da anni.
Le misure economiche di Bruxelles contro la Russia, che oramai durano da due anni, “hanno azzerato completamente le esportazioni dei prodotti agroalimentari più rappresentativi del Made in Italy – spiega la Coldiretti in una nota – scatenando una guerra commerciale che ha provocato pesantissimi danni all’economia e la perdita di posti di lavoro.”
Le prospettive che la situazione possa cambiare non sono delle migliori di fronte al nuovo scenario aperto dalla Brexit. “La svalutazione della sterlina rischia di mettere in crisi anche i rapporti commerciali con la Gran Bretagna – spiegano dal sindacato degli agricoltori – che è il quarto sbocco estero dei prodotti agroalimentari Made in Italy.”
Dalla regione più duramente colpita dalle decisioni di Bruxelles sul destino del paese di Putin si muove la prima protesta degli agricoltori italiani contro le sanzioni ue. In piazza ci saranno anche il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo, gli operatori economici dell’agroalimentare coinvolti nell’interscambio commerciale con la Russia e diversi rappresentanti istituzionali per fare il primo bilancio sull’impatto dell’embargo russo.