Bruxelles – Ogni anno circa 6,5 milioni di persone al mondo muoiono a causa dell’inquinamento dell’aria e circa l’85% delle polveri sottili deriva dalla produzione e dal consumo di energia. Questi gli impressionanti dati sottolineati dal rapporto redatto dall’Agenzia internazionale dell’energia (Aie). Ma potrebbe esserci una soluzione, per quanto parziale: secondo l’Aie aumentare del 7% gli investimenti nel settore fino al 2040 permetterebbe “di ridurre di 1,7 milioni il numero di decessi prematuri connessi all’inquinamento dell’aria nel 2040, e di 1,6 milioni quelli legati all’inquinamento domestico”.
Nel documento si stima che i decessi al giorno toccano i 18.000, un numero superiore alla somma di quelli causati da Aids, tubercolosi e incidenti stradali. La responsabilità è della produzione e del consumo di energia, alla base delle polveri sottili e della quasi totalità degli ossidi di zolfo e di azoto. In particolare, i danni maggiori derivano dall’utilizzo del carbone e del petrolio nella produzione di elettricità, dall’industria e dai trasporti, ma anche dalla combustione dei combustibili fossili nei Paesi più poveri, in Asia e Africa. Ma l’Agenzia sottolinea che lo sforzo necessario a migliorare in modo significato la situazione è relativamente piccolo: un aumento degli investimenti, precisamente del 7%, nel campo delle energie rinnovabili e delle tecnologie utili permetterebbe una diminuzione notevole del numero di morti.
L’Aie ha preso in considerazione la direzione degli sviluppi futuri per poter giungere a queste conclusioni, sottolineando che le emissioni inquinanti dovrebbero diminuire nei Paesi sviluppati da qui al 2040, favorendo una domanda energetica al ribasso, un aumento delle soluzioni a basso utilizzo di carbonio e una regolamentazione rinforzata. Ma allo stesso tempo è probabile che invece aumentino in Africa, sud-est asiatico e in India, a causa della pressione demografica, di un maggiore consumo di energia e dell’aumento dell’urbanizzazione. L’Agenzia raccomanda quindi degli sforzi concertati per ridurre le polveri sottili nell’aria, ricorrendo in particolare a misure tecnologiche già sperimentate. Per raggiungere lo scopo è necessario fissare “un obiettivo ambizioso a lungo termine” per la qualità dell’aria, portare avanti delle politiche energetiche in materia (controllo delle emissioni dirette, regolamentazioni, miglioramento dei trasporti in comune…), assicurare una efficace implementazione di queste disposizioni e lottare contro la povertà energetica.