Bruxelles – Il terremoto Brexit continua a seminare vittime. Ora tocca a Jeremy Corbyn, presidente del partito Laburista, nettamente sfiduciato dai parlamentari laburisti. Ben 172 deputati si sono schierati contro Corbyn , rispetto ai 40 a favore e ai 4 astenuti. Si tratta dell’81% dei parlamentari laburisti.
Il voto non ha valore vincolante e Corbyn ha ribadito che non ha nessuna intenzione di dimettersi, sostenendo che questo voto “non ha alcuna legittimità costituzionale”. “Sono il leader del nostro partito eletto democraticamente per un nuovo modo di fare politica con il 60% dei voti dei membri del labour e dei sostenitori e non li tradirò dimettendomi”, ha affermato. E’ vero però che nei giorni scorsi ben 12 ministri ombra si sono dimessi. Dunque il presidente del partito potrà rifiutare di dimettersi ma è innegabile che la situazione si è fatta pesante.
Secondo Sky News adesso Tom Watson, vice leader, e Angela Eagle, che si era dimessa dall’incarico di ministro ombra per le Attività produttive a causa dell’aperto contrasto con Corbyn, si dovranno incontrare per discutere chi dei due dovrà sfidare la vecchia leadership. Nel frattempo è stato lanciato l’hashtag #SavingLabour per chi volesse condividere il suo sostegno verso le dimissioni di Corbyn. Cor