Bruxelles – Nel difficile divorzio tra Regno Unito e Unione europea è essenziale “che nessuno perda la testa, che si trovi una soluzione ragionevole, che non ci sia spirito di vendetta e che non si perda la concentrazione” così da non mettere a rischio l’obiettivo più importante: continuare ad avere “un’Unione europea forte”. A chiederlo è il segretario di Stato americano, John Kerry, volato in Europa sulla spinta della preoccupazione per il risultato di un referendum che “non è stato quello che io, Barack Obama e altri speravamo”, ammette il segretario di Stato dopo avere incontrato a Bruxelles il presidente della Commissione Jean-Claude Juncker e l’Alto rappresentante per gli Affari esteri Ue, Federica Mogherini.
“Agli Stati Uniti – sottolinea Kerry – interessa un’Unione forte” perché “non c’è un solo tema oggi, dal cambiamento climatico, al terrorismo, all’immigrazione, su cui non lavoriamo insieme”. Fondamentale, dunque, per gli Stati Uniti, che anche con la Brexit in Europa non si perda la testa: “Ora tocca ai leader mettere in atto la decisione in modo responsabile e spero strategico”, chiede Kerry, ricordando: “Gli interessi e i valori che ci hanno unito per tutto questo tempo non sono cambiati nel giorno di quel voto, l’interesse a lavorare per il bene comune rimane lo stesso di prima anche se politicamente le persone hanno risposto in modo diverso alle situazioni in cui ci siamo trovati”. Per superare la difficile fase di transizione, dunque, occorre “rimanere focalizzati su questi interessi e su questi valori”, insiste il segretario di Stato americano, dicendosi “fiducioso che sulle cose che fanno veramente la differenza nella vita di tutti i giorni dei cittadini saremo capaci di trovare una strada per andare avanti”.
Gli Stati Uniti, faranno tutto quanto è in loro potere per “rendere il processo di transizione il più morbido possibile”, assicura Kerry. “Vuole dire che questo non presenterà difficoltà? No, ci saranno delle sfide. Vuole dire che lo faremo senza impatto? No, ci saranno delle conseguenze”, ammette il segretario di Stato Usa, secondo cui, però, è possibile anche trovare “il modo per cercare di tracciare un cammino futuro che rafforzi l’Ue e che serva i valori che ci hanno uniti, anche ora che c’è stata questa decisione politica”. Una decisione, quella sulla Brexit, che non altererà gli equilibri tra Londra e Washington: “Gli Usa manterranno la loro relazione speciale con il Regno Unito”, conferma Kerry prima di volare a Londra per incontrare David Cameron e Philip Hammond.
Mogherini prova a rassicurare i partner di oltremanica. Pur ammettendo che si tratta di “tempi difficili per tutti, soprattutto per il popolo britannico ma anche per gli europei e per i nostri partner”, l’Alto rappresentante vuole però mandare un messaggio chiaro: “L’Ue – assicura – è forte come prima e può essere ancora più forte in futuro. Si continua a lavorare insieme per questo”.