Bruxelles – Con la Brexit potrebbe sparire, insieme alla Gran Bretagna, anche l’inglese come lingua ufficiale dell’Unione europea. La lingua che solitamente usiamo per parlare con gli stranieri è infatti uno dei 24 idiomi dell’Unione europea ma solo in quanto scelta da Londra al momento della sua adesione. Una volta che il Regno Unito si ritirerà, con lui potrebbe sparire l’inglese.
“È una lingua ufficiale e di lavoro, e anche quella predominante, ma secondo il regolamento in materia, il numero uno del 1958, ogni Paese sceglie una sola lingua al momento dell’adesione e visto che gli irlandesi hanno scelto il gaelico e i maltesi il maltese, il Regno Unito è l’unico che ha notificato l’inglese e quindi senza Gran Bretagna non abbiamo l’inglese”, ha spiegato Maria Hübner, presidente della commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo. Questo vorrebbe dire ad esempio che i documenti ufficiali e le sedute del Parlamento non sarebbero più tradotti in inglese.
“Naturalmente il regolamento si può cambiare, con un consenso all’unanimità del Consiglio”, ha continuato Hübner secondo cui questo è solo uno dei tanti dettagli che si dovranno chiarire nelle trattative per l’uscita. “Questo fatto”, ha concluso Hübner, “mostra che ci sono tanti problemi che un accordo per il ritiro deve identificare e per questo bisogna stabilire bene cosa significa che uno Stato smette di essere membro dell’Ue e quali regole smettono di essere valide”.