Bruxelles – Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha “accolto con grande dispiacere” le dimissioni del commissario britannico Lord Jonathan Hill presentate dopo il referendum Brexit, e lo ha invitato a ripensare alle sue dimissioni, ma il responsabile dei Servizi finanziari non è tornato sui suoi passi. “Capisco la sua decisione e la rispetto”, commenta il lussemburghese.
Le sue deleghe passeranno, dal 16 luglio, al vicepresidente Valdis Dombrovskis, che già coordinava il settore di competenza di Hill.
Ecco di seguito il comunicato diffuso dagli uffici di Juncker:
Il commissario Lord Hill, responsabile per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali, ha informato il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker di aver deciso di rinunciare al suo incarico di commissario europeo.
Il presidente Juncker ha affermato: “Ho accolto con grande dispiacere la decisione di Lord Hill di abbandonare l’incarico presso la Commissione europea. Lord Hill è un politico esperto, per il quale nutro il massimo rispetto, e desidero ringraziarlo sinceramente per aver contribuito con lealtà e professionalità all’operato della mia squadra.
All’inizio del mandato dell’attuale Commissione ho deciso di affidare il portafoglio dei servizi finanziari al commissario del Regno Unito, per testimoniare la mia fiducia nella partecipazione del Regno Unito, in qualità di Stato membro, all’Unione europea. Sfortunatamente la situazione sta ora cambiando. Ho tentato di convincere Lord Hill a proseguire l’incarico di commissario, perché lo considero un vero europeo e non solo il commissario del Regno Unito. Capisco tuttavia la sua decisione e la rispetto.
I lavori dell’Unione europea devono proseguire. Dopo aver sentito Martin Schulz, presidente del Parlamento europeo, ho chiesto a Valdis, vicepresidente responsabile per l’euro e il dialogo sociale, di riprendere il portafoglio per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali. In qualità di vicepresidente, Valdis Dombrovskis sta già coordinando molti fascicoli fondamentali di tale portafoglio, collaborando assiduamente con altri commissari, con il Parlamento europeo ed il Consiglio su numerose importanti proposte legislative in tale ambito, ad esempio il sistema europeo di assicurazione dei depositi. Grazie alla sua esperienza, alle sue competenze e ai suoi buoni rapporti con deputati del Parlamento europeo, ministri delle finanze e capi di governo, il vicepresidente Dombrovskis si trova in una situazione ideale per garantire la continuità del portafoglio per la stabilità finanziaria, i servizi finanziari e l’Unione dei mercati dei capitali.”
Nel rispetto dell’accordo quadro interistituzionale sulle relazioni tra il Parlamento europeo e la Commissione europea, il presidente Juncker ha informato il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, delle dimissioni di Lord Hill e dell’intenzione di trasferire il portafoglio al vicepresidente Dombrovskis affinché possa avere luogo la relativa consultazione parlamentare (punto 7 dell’accordo quadro interistituzionale). Le dimissioni di Lord Hill prendono effetto il 15 luglio (a mezzanotte) e la decisione del presidente Juncker di trasferire il portafoglio prende effetto il 16 luglio, consentendo un trasferimento ordinato di quest’importante portafoglio.
I trattati UE prevedono che sia nominato un commissario per ogni Stato membro. Il presidente Juncker è pronto ad avviare rapidamente il dibattito con il Primo Ministro britannico in merito a potenziali candidati del Regno Unito per l’incarico di commissario nonché per l’assegnazione di un portafoglio.
L’articolo 17, paragrafo 3, del trattato sull’Unione europea stabilise che i membri della Commissione siano scelti in base alla loro competenza generale e al loro impegno europeo e tra personalità che offrono tutte le garanzie di indipendenza . Secondo la procedura, la nomina di un nuovo commissario di nazionalità del Regno Unito richiede ilcomune accordo tra il presidente della Commissione e il Consiglio dei ministri, previa consultazione del Parlamento europeo (articolo 246, secondo comma, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea). L’accordo quadro interistituzionale sulle relazioni tra il Parlamento europeo e la Commissione europea stabilisce inoltre che il presidente della Commissione “prenda seriamente in considerazione” l’esito della consultazione del Parlamento europeo prima di prestare accordo alla decisione del Consiglio relativa alla nomina del nuovo commissario (punto 6 dell’accordo quadro).